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È indubbio che l’operazione messa a segno ieri da Grillo, con l’ingresso al tribunale di Pescara per sostenere Silvio Buttiglione a cui Equitalia ha sottratto la casa, gli ha consentito di intercettare altri voti. A parte l’adunata di piazza Primo Maggio il simbolo della giornata di ieri rimane l’ingresso trionfale al palazzo di giustizia del capoluogo adriatico. La politica ha detto, in sostanza, che è lei a decidere le sorti del paese perché è solo lei a rappresentare la volontà di un popolo illuso e disperato.

Gli apparati, tribunali, scuole, prefetture, sono create dalla politica per dare una organizzazione alla comunità. Spesso, purtroppo, sono usati in maniera indebita nei confronti dei cittadini.

Silvio Buttiglione è diventato un simbolo dei cittadini onesti e a cui Equitalia aveva sottratto, oltre la casa, il bene più prezioso: la voglia di vivere. “Da quando ho incontrato Di Maio sono tornato a sperare” ha ripetuto ancora Buttiglione.

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“I 5 Stelle sono diventati per me una grande famiglia” aggiunge l’ex imprenditore. “Ieri è stato il giorno più bello della mia vita – racconta – un giorno che non scorderò mai, un giorno dove ho riscoperto la fratellanza e la vera solidarietà umana”.

“Non ho mai visto tanta gente accorrere in soccorso ad un disperato. Un giorno che spero possa accadere a chi è solo, disperato, perseguitato, vessato dallo stato. Dopo anni di sofferente lotta – prosegue Silvio – ho raccolto i risultati. La voglia di vivere, di credere ancora nei miei simili”.

 Dopo l’asta andata deserta, Grillo e Di Maio hanno assicurato a Buttiglione che non lo molleranno mai:”dormi sereno e non preoccuparti perché la tua casa non te la tocca nessuno” ha detto Grillo. “Sarò presente alle prossime battute d’asta – ha chiarito Grillo – e siamo pronti anche ad acquistarla se dovesse risultare necessario” ha poi aggiunto il leader 5 Stelle. “Sono scoppiato in un pianto di gioia appena l’ho saputo” ha detto ancora Buttiglione.

IN PIAZZA LE VEDOVE PERSEGUITATE DA EQUITALIA

Oltre a vedersi morire i rispettivi coniugi, hanno dovuto sopportare la persecuzione che Equitalia ha riservato loro dopo il dolore umano della perdita dei cari. Una macchina del sangue senza anima. “Mi trovo nella stessa situazione di Silvio” ha detto la vedova di Giuseppe Campaniello, l’uomo che si diede fuoco il 28 marzo del 2012 davanti all’Agenzia delle Entrate di Bologna.

Troppe tasse da pagare e cartelle Equitalia esageratamente elevate quindi la decisione di farla finita. Quel Giuseppe Campaniello per cui la Procura ha deciso di archiviare  il fascicolo di indagine per la morte. L’inchiesta era per istigazione al suicidio a carico di ignoti. 

“Su di me, sulla sua vedova, gravano due cartelle esattoriali, una da 60 mila euro di cui sa tutta l’Italia, e ora un’altra da 97mila. Come devo pagare? Cosa devo fare?”. 

 

PRONTO IL TESTO DI LEGGE SULL’ABOLIZIONE DI EQUITALIA

“Su Equitalia è ora di guardarsi in faccia” scrive Grillo. “Ed è ora di uscire allo scoperto: il braccio armato dell’Agenzia delle Entrate non ha mai perseguito “gli evasori”, ma è diventata uno sgherro che opprime piccoli e piccolissimi chiudendo un occhio sui ricchi e potenti. A volte persino facendosene complice, come da inchieste degli ultimi giorni. 

Nessun italiano è stato risparmiato dalle terribili cartelle, o almeno nessun italiano senza santi in Paradiso e conti alle Cayman. Una vera tortura: cartelle a bambini di 7 anni, a invalidi e pensionati al minimo, cartelle ripetute o gonfiate, piccole aziende messe in ginocchio con il sequestro dei macchinari, e famiglie gettate in strada e private della case per debiti di poche migliaia di euro. 
 
 
“Altro che colpire gli evasori… A quanti milionari Equitalia ha pignorato lo yacht? Innumerevoli invece i disgraziati che pagano rate mensili agli spietati gabellieri, nell’impossibile tentativo di correre dietro a multe e relativi interessi da strozzini che si accumulano negli anni. Gabellieri medioevali che seminano terrore e disperazione, finendo con lo spingere la gente al suicidio o alle intifade di protesta che abbiamo visto in questi anni. Sappiamo i nomi di chi ha voluto e votato Equitalia, a destra, e chi l’ha potenziata, a sinistra: gente che ancora siede in Parlamento, che ancora prova a raccattare voti promettendo “giustizia ed equità”. Insospettabili come Cuperlo ed eroi del “basta tasse” come Alfano; “anti-austerity” come Crosetto e “brave persone” come Bersani; persino l’ambientalista Realacci”. 
 
 
Poi termina Grillo:”Abolire Equitalia, allora, non è più solo un gesto di giustizia verso le tante vittime. È un gesto di civiltà, che ci faccia uscire dai metodi da medioevo e dall’oppressione dei cittadini ad opera di scherani onnipotenti inviati dal signorotto di turno. La legge M5S presentata oggi è il nostro modo per dire il nostro NO ad un’Europa che fa macelleria di tante conquiste sociali e ci riporta ai tempi del terrore. Abolire Equitalia significa un’inversione di marcia, l’intraprendere finalmente la strada giusta fuori da questo incubo. Noi siamo pronti, vediamo la luce in fondo al tunnel: ed è la luce di 5 stelle”.
 
IL TESTO DELLA LEGGE 
 
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ZdO

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