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I non eletti da nessuno continuano a fare quello che gli pare. E, soprattutto, che gli conviene.

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I non eletti da nessuno continuano a fare quello che gli pare e, soprattutto, quello che gli conviene. In quanti hanno speso inutili parole sulla scandalo di Bussi? In tanti.

Ieri sarebbe dovuto arrivare dritto dritto da Roma il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando per effettuare un sopralluogo nella discarica di Bussi. Qualcuno l’ha visto? Manco a pensarci. Il ministro ci ha lasciato in balìa dei movimenti del ‘No’ a tutto assumendosi, quindi, una grossa responsabilità per la tenuta del nostro sistema Simpatico e Parasimpatico. Il ministro Andrea Orlando ha forse evitato di farsi un viaggetto in Abruzzo per paura che qualcuno gli sollevasse qualche domanda? Come mai la bonifica del sito di Bussi viene fatta con fondi pubblici e non, ad esempio, con fondi della Solvay proprietaria dell’area?

«A L’Aquila il Ministro Orlando ha fatto l’ennesima promessa – ha dichiarato Gianluca Vacca parlamentare grillino – che, in attesa che si traduca in realtà (cosa abbastanza inusuale per questa classe politica), non risolverebbe comunque la questione definitivamente, essendo le risorse insufficienti». Vacca aggiunge:«Dopo sette anni nessuna bonifica o caratterizzazione è stata fatta nel luogo dei veleni per mancanza di risorse, ma si è parlato solo di un fantomatico piano di reindustrializzazione in cui la TOTO SPA dovrebbe essere protagonista con soldi pubblici per bonificare una parte del sito e per realizzare un cementificio; in un momento di crisi in cui due cementifici a pochi chilometri di distanza da Bussi stanno chiudendo per crisi a causa del forte stop nel settore delle costruzioni, non si capisce quale sia la formidabile idea della “riqualificazione” del sito attraverso un cementificio inutile: è come se un medico curasse una contusione con una martellata». 

È chiaro che l’attuale governo dell’inciucio può solo fare promesse per autosostenersi e non affondare. Promette, commenta, rassicura ma non porta nulla a casa. Così anche questi quattro burattini di provincia che sfilano davanti alle telecamere per prendere in giro gli ignoranti. E Vacca sul comportamento dei non eletti da nessuno ci va giù duro:«Il cosiddetto governo del fare (Alf-etta) non ha soluzioni, non ha risorse (tranne che per gli aerei F35, la TAV e Expò 2015 di Milano); qualcuno pensa al danno ambientale e alla salute del cittadino? Non raccontiamoci le favole, non c’è volontà politica di bonificare l’area forse perché con gli scavi potremmo trovare di tutto, e forse perché in fondo il Ministro Orlando e il Governo Letta non risponde agli interessi dei cittadini ma di altri. Ricordiamo che questo governo ha provato ad eliminare, di fatto, l’obbligo delle bonifiche da parte delle aziende inquinanti, con una norma del Decreto del fare che anche grazie alla nostra opposizione parlamentare è stata bloccata». E mentre il governo e gli inciucisti regionali fanno altri interessi enormi quantità di elementi cancerogeni si riversano in Val Pescara. L’Arta, in base ai rilevamenti fatti, trova anche del mercurio. «Sulle petrolizzazioni il ministro rimanda, differisce, scopre il fianco e subisce i ricorsi delle società petrolifere e, insieme a lui, il sottosegretario Legnini, le cui promesse sono ancora in attesa di un reale riscontro – continua Vacca. Basterebbe l’approvazione in Parlamento di 1 dei 7 disegni di legge depositati (esiste almeno una proposta legislativa per schieramento politico) che mira a bloccare le petrolizzazioni e tutto sarebbe risolto. La verità, però, è che non vogliono bloccare le petrolizzazioni, non vogliono bonificare la discarica di Bussi, non vogliono l’acqua pubblica e rimandano tutto in attesa delle prossime elezioni regionali in cui prometteranno, sperando di raccogliere voti, e poi rimarrà tutto come ora».

Zone d’Ombra Tv

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