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L’onorevole Vacca nelle sue analisi è sempre molto chiaro e diretto. Per lui Berlusconi è finito ma il berlusconismo è ancora vivo e vegeto e ci vorrà del tempo per distruggerlo. Come sempre, nessuno del partito di Grillo, è disposto ad arrendersi.

L’onorevole Vacca nelle sue analisi è sempre molto chiaro e diretto. Per lui Berlusconi è finito ma il berlusconismo è ancora vivo e vegeto e ci vorrà del tempo per distruggerlo. Come sempre, nessuno del partito di Grillo, è disposto ad arrendersi.

«È ormai chiaro – scrive Vacca – che mister B, l’amico di mafiosi, l’evasore pregiudicato accusato di essere un puttaniere, quello dei miliardi di lire dalla sconosciuta provenienza, a detta di molti il personaggio politico più schifoso e indecente degli ultimi decenni, stia per morire» tuona l’onorevole. Parla di metafora politica ovviamente il cittadino Vacca ma, riferisce, «voci in transatlantico lo descrivano molto provato fisicamente già da mesi». Poi aggiunge che:«Mister B. tra qualche tempo sarà un vecchio miliardario rincoglionito e liofilizzato, circondato da pochi fedelissimi innamorati e da giovani donnine aspiranti soubrette o parlamentari, un fantasma che sopravviverà nei ricordi degli italiani con le note del ballo di gruppo ‘Bunga Bunga’, ennesimo tormentone estivo destinato a diventare il testimone spirituale dell’ex statista ora pregiudicato». Non è vero, Berlusconi sarà ricordato anche per il film porno “Bunga Bunga presidente” dei due registi da ‘oscar’ Andy Casanova e Marco Trevi. Il berlusconismo per Vacca è stato:«quel fenomeno culturale e sociale che ha legittimato un personaggio di tal fattura per 20 anni ai vertici delle istituzioni italiane, quell’indole italica disposta a tollerare tutto purché non intacchi i propri interessi, quel disinteresse apatico al bene pubblico che ha caratterizzato gli ultimi decenni della storia del nostro paese e che Berlusconi con il suo impero mediatico/politico non ha fatto altro che codificare socialmente. Quello sopravviverà,  intatto e più forte di sempre, pronto ad accogliere il prossimo o i prossimi mister B, e ad avallare tutti i processi anestetizzanti le nostre coscienze. Così come sopravviveranno tutti i complici del berlusconismo, tutti i vari lacchè che in questi 20 anni lo hanno supportato e che ora, in perfetta tradizione servile, già cominciano ad abbandonarlo, tutti i vari finti avversari collusi che non l’hanno osteggiato perché traevano benefici dalla sua esistenza. Berlusconi paradossalmente sarà il capro espiatorio di un intero sistema, l’unico a pagare per i mali di un intero paese: Berlusconi verrà seppellito da quelle stesse forze che lo hanno glorificato, e che continueranno ad agire indisturbate». Infine una riflessione:«A meno che tutti quei milioni di italiani che hanno permesso ciò non ne prendano coscienza e facciano un bel mea culpa, e comincino a cacciare a calci nel sedere non soltanto quelli che ancora oggi continuano a sostenere l’insostenibile, ma anche i primi ad abbandonare la nave che affonda, come quelli del PD-L». Tutto può essere, ma ricordiamo che in Italia mai c’è stata rivoluzione. Vorrà dire pure qualcosa. 

 

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