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La Procura di Perugia, come chiesto dal Consiglio Superiore della Magistratura, ha trasmesso questa mattina a Palazzo dei Marescialli la parte di atti istruiti nel corso di quattro mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali condotte dal Gico della Guardia di Finanza sull’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, indagato per corruzione, e sulla sua rete di relazioni.



Stando ad alcune autorevoli fonti vicine agli inquirenti, il quadro si va via via delineando è “devastante” per la credibilità e l’immagine dell’intera magistratura italiana, oltre che per i singoli magistrati coinvolti. Sarebbero almeno altri venti i nomi finiti nella rete a strascico delle intercettazioni, e attratti per “contagio” nell’inchiesta di Perugia.

Una situazione alquanto imbarazzante per l’intera magistratura italiana che scende in campo il presidente dell’Anm Pasquale Grasso.

“Cari magistrati, serve un esame di coscienza… Occorre assoluta trasparenza dei criteri e delle scelte, e individuare regole piu’ puntuali per le scelte” spiega Grasso in un’intervista alla Stampa. “Il mio dovere, nei confronti dei magistrati e prima ancora dei cittadini, e’ difendere da attacchi impropri, dal sapore autolesionistico, il bene comune costituito dall’indipendenza della magistratura”. Il timore? “Una reazione scomposta della politica. Così come è negativa la inaccurata distinzione delle funzioni e dei ruoli tra politica e autogoverno della magistratura, sarebbe negativo che si trasmodi all’altro estremo. Insisto nel dire che l’indipendenza della magistratura è un cardine del nostro ordinamento; non possiamo neanche attenuare questa indipendenza” ha risposto il giudice. “Tutto ciò che conduce a una indistinzione in detto rapporto, non è conforme a Costituzione. Avverto però l’esigenza di evitare anche commistioni improprie. Bisogna distinguere tra realtà, realtà processuale, e notizie di stampa”. “Vedo che in molti articoli si veicola il messaggio che i magistrati italiani passano il loro tempo a trafficare, spartire, accordarsi. Ecco, così non è. Noi magistrati non siamo questo. Siamo i garanti della concreta attuazione dei diritti di tutti i cittadini”.

E cosa ne pensa Grasso di certe cene e discorsi tra consiglieri, ex consiglieri, politici? “Non posso esimermi dall’evidenziare che, al netto dell’affermata non influenza concreta di queste cene e discorsi, in tantissimi mi hanno scritto e chiamato in queste ore. Tutti concordi nel ritenere assolutamente inappropriate relazioni di quel tipo in presenza di pendenze di tipo penale dei soggetti in questione, soprattutto se incardinate proprio negli uffici oggetto di discussione. Ecco, questo e’ senz’altro un caso di superamento dei limiti, se non altro del buon senso”. 

Di admin

5 pensiero su “Inchiesta su corruzione: altri 20 giudici coinvolti. Grasso (Csm) ai magistrati: è l’ora di un esame di coscienza”
  1. Più che un esame di coscienza ci vorrebbe un soggiorno in galera. Sovversivi, corrotti, ignobili.

  2. VORREI DARE UN CONSIGLIO AI Magistrati degni di questo nome (che sono la maggioranza ….. ): DISSOCIATEVI DA QUESTO SCHIFO , PRIMA CHE L’ondata di m…..a VI SOMMERGA !!!! ABBIAMO BISOGNO DI VOI !!!!!!!

  3. Buongiorno, io sono orientato a denunciare un abuso di potere fatto nei miei confronti, coinvolti un PM e un Giudice dell’aquila, i quali per ovvi motivi di carriera e quindi di tornaconto personale insieme inventavano una storia di furti effettuata da ignoti che io avrei accompagnato…… Come devo fare, visto che uno dei Giudici è anche figlio di un gigante della magistratura che sta a Roma? C’è qualche giudice onesto che prenda a carico questa ingiustizia perpretata nei miei confronti?

  4. Più che un esame di coscienza ci vuole una bella indagine chiara e trasparente e se c’è qualcuno che ha sbagliato deve pagare come pagano tutti quanti. Questo è il mio pensiero.

  5. Signor presidente, vorrei sapere se fa parte della ” realtà procedirale” dare proroghe continue per due anni alla parte soccombente in un procedimento di attuazione della misura cautelare, motivando le che i lavori iniziati dalla parte soccombente devono essere completati dalla parte socvombente anche all’infinito e non andò altri CTU ? Le ordinanze non vanno rispettate soprattutto se ASL, Vigili del Fuoco e lo Stesso CTU hanno accertato pericoli e situazioni di degrado in un.appartamento oggetto di infiltrazioni da parti comuni dell’edificio. A questo punto sembra che la usa l’abbia vinta la parte socvombente. Vorrei tanto parlare con la S.V. per dirle cose che qui non posso dire . Sono disperata perché ora non vivo solo nel l’umido ma anche in una situazione di pericolo ancora più grande anche per gli altri. È stato manomesso sebbene ci fosse il vincolo del.Genio Civile per rischio sismico, il tetto su cui il Condominio non ha alcun diritto essendo opera costruita con autorizzazioni di ogni genere , come per legge. Tutto ciò per dimostrareche le infiltrazioni dipendente vano da il tetto costruito da noi e dopo aver vinto in toto la causa art. 700 con relazione del CTU
    E così ora non ci sono solo le infiltrazioni ma anche il vento che fa ballare il tetto con un rumore sinistro e pauroso se il vento è forte. Chiedo susa. Mi assumo.ogni responsabilità su ciò che ho qui scritto . Di persona vorrei aggiungere fatti che qui non posso dire . Credo ancora nella giustizia e in tanti magistrati come lei che so onesti.

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