Lega, 39 bonifici sospetti. Alert dell'antiriciclaggio
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L’Unità antiriciclaggio di Bankitalia ha concentrato l’attenzione sulla “ricezione ed effettuazione di bonifici aventi come controparti soggetti appartenenti al mondo politico“, per giunta “già citati nelle diverse segnalazioni sospette collegate”. Sono 39 versamenti per un totale di circa mezzo milione di euro. Soldi trasferiti da tre conti affini al Carroccio (Lega per Salvini premier, Lega Nord e Radio Padania) alla Mdr stp srl.

La segnalazione

A capo della società ci sono Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Si tratta di due commercialisti a cui sono affidati i conti del partito recentemente indagati insieme a Michele Scillieri nell’inchiesta sulla compravendita “gonfiata” di un palazzo a Nord di Milano da parte della Lombardia film commission. L’alert è stato trasmesso alla Guardia di finanza e poi alle procure di Milano e Genova. Una di quelle che indaga sui 49 milioni di fondi pubblici della Lega spariti.

Le operazioni “sospette”

Sono state effettuate in poco meno di un anno, tra giugno 2019 e il maggio scorso. Il conto corrente segnalato dall’Antiriciclaggio, riferisce il Corriere della Sera, è il 2523 della banca Popolare di Bergamo. Proprio qui sono arrivati “14 bonifici per complessivi 316.726 euro disposti da Lega per Salvini premier con causale ‘pagamento fattura’ tramite un rapporto in essere presso Credito valtellinese, filiale Milano”. Sullo stesso deposito, “tra il 10 giugno 2019 e il 6 maggio 2020, vengono accreditati 13 bonifici per complessivi 123.327 euro disposti da Lega Nord con causale ‘pagamento fattura’ tramite un rapporto in essere presso Banco Bpm filiale di Bergamo”.

L’ultima tranche di versamenti riguarda “12 bonifici in arrivo per complessivi 67.198 euro disposti da Radio Padania“, mentre risultano “in partenza” a favore della “Partecipazione srl” un bonifico per 10.980 euro “con causale ‘saldo fatture’” e poi nove bonifici “per 102.681 euro con la stessa società beneficiaria”.

Di fronte a questo flusso finanziario, la banca ha chiesto spiegazioni ai due commercialisti.

Manzoni è direttore amministrativo del Carroccio alla Camera, mentre Di Rubba è revisore legale del gruppo al Senato su indicazione del tesoriere Giulio Centemero. Come si legge sempre nell’alert citato dal Corriere, Manzoni ha precisato che Mdr stp srl “è stata costituita attraverso la spedizione del portafoglio clienti dello studio ‘Dea Consulting’ (la stessa azienda al centro dell’inchiesta sui 49 milioni, ndr), soggetto per il quale è stata in passato inoltrata apposita segnalazione di operazione sospetta. E con la finalità di svolgere attività di consulenza amministrativa contabile e fiscale per la Lega Nord presentando a supporto di quanto dichiarato alcune fatture”. Una spiegazione che evidentemente non ha convinto il direttore della filiale che ha fatto partire l’alert a Bankitalia.  

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