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Le parole di Magdi Cristiano Allam sono state dure e dirette al punto da non trovare spazio sulla stampa nazionale. Il deputato europeo ha accusato il gruppo Bilderberg di associare solo “chi veramente conta nella finanza, nell’economia e nella politica internazionale”.

L’argomento che gli ha fatto scattare la censura è stato sicuramente quello riferito a Papa Francesco:”ha condannato duramente i mafiosi scomunicandoli”. Un’azione assolutamente condivisibile spiega Allam ma:”questo Stato è per noi la vera mafia. Coloro che operano all’interno di questo Stato con queste logiche sono i veri mafiosi”.

VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=tvE98vv4RjU&feature=youtu.be

Quindi l’affondo:”Papa Francesco, i veri mafiosi, che tu hai scomunicato, sono le alte personalità che tu hai invitato in Vaticano a cui hai stretto la mano, a cui hai augurato successo”. 

È notorio che parlar male di un Papa come Francesco potrebbe essere controproducente per chi lo fa. D’altronde dal suo insediamento ad oggi nessuno ha più parlato della posizione del clero argentino negli anni della dittatura militare nonostante più di qualcuno accusava Francesco di essere stato quantomeno silenzioso sugli accadimenti nel suo paese.

All’epoca il Papa era il Superiore Generale della Compagnia di Gesù in Argentina. Secondo alcune testimonianze Francesco intimò a due dei suoi gesuiti di fermare la loro opera di pastori che subito dopo espulse perché questi si opposero alla richiesta. Secondo alcuni fu un via libera alla dittatura per catturare e far sparire i due preti. Bergoglio ha sempre sotenuto che fu un modo per cercare di proteggerli.

LE VERITA’ DI ALLAM

Eppure Allam ha riportato cose vere. Ha parlato di fatti. Ha registrato il suo messaggio a Bruxelles però. Se avesse detto in Italia che “lo Stato impone, attraverso leggi inique e pratiche del tutto arbitrarie, tasse fino all’80% tra dirette e indirette” o che “è talmente spregiudicato da speculare sulla nostra pelle legittimando e tassando il gioco d’azzardo, gli alcolici e le sigarette” oppure che “è a tal punto disumano da tassare la casa, il bene rifugio dell’80% delle famiglie italiane che condanna a morte le imprese applicando un centinaio di tasse e balzelli in aggiunta a un centinaio di controlli amministrativi” sarebbe finito sicuramente sotto processo. Allam ha detto anche altro però. Che:”lo Stato ha finora istigato al suicidio circa 4.500 italiani attraverso le cartelle esattoriali di Equitalia o coprendo le vessazioni delle banche quando non erogano credito o ingiungono di rientrare negli affidamenti entro 24 ore. Ha detto che lo stesso Stato “sta devastando le famiglie obbligando entrambi i genitori a lavorare sodo per riuscire a sopravvivere”. 

Possiamo accettare ancora una doppia morale per cui da un lato si scomunicano i mafiosi e dall’altro gli si augura ogni bene?

Antonio Del Furbo

 

 

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