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A mezzogiorno la Francia si è fermata per ricordare le vittime dalla tragica esecuzione avvenuta ieri per mano di tre fondamentalisti islamici. Ma il cosiddetto Stato, che mai come in questo momento dovrebbe far sentire la propria presenza, è incapace di svolgere il suo ruolo. 

E il suo ruolo è quello di catturare i criminali che ieri hanno ucciso dodici persone e processarli. Ma non è in grado ancora di farlo. E l’incapacità, l’inettitudine non ha colore politico e non ha confini. La Chiesa cattolica, uno dei bersagli preferiti dai vignettisti di Charlie Hebdo, ha suonato la campana a morto di Notre Dame de Paris. La gendarmeria francese, il presidente della Repubblica, i funzionari di governo tutti fermi in raccolta per stringersi nel dolore. Certo, giusto. Voglio sapere, però, come mai, a quasi 48 ore dalla tragedia lo Stato brancola nel buio. Uno dei terroristi ha pure dimenticato il passaporto in auto per ‘facilitargli’ il lavoro, ma lo Stato è lì a brancolare nel buio. Brancolano nel buio con quasi 90mila uomini delle forze dell’ordine sguinzagliate in tutta la Francia per cercare degli squilibrati ripresi mentre eseguivano gli ordini del loro Dio. Filmati che hanno fatto il giro del mondo, visionati dal contadino, dall’operaio e dagli agenti dei servizi segreti. Ma lo Stato brancola nel buio. Ci sono le foto, nomi e cognomi ma lo Stato brancola nel buio. 

Ma io di questo Stato cosa me ne devo fare? Di uno Stato che per mezzo dei propri rappresentanti manda a dire che:”I servizi li conoscevano e per questo li controllavano”. Di uno Stato che si fa scappare criminali a bordo di una Clio grigia, incappucciati e che mentre fanno benzina non si preoccupano nemmeno di nascondere kalashnikov e lanciarazzi. Che me ne faccio di uno Stato che manda uomini ed elicotteri a setacciare zone della Francia in base alle informazioni diffuse dagli organi d’informazione? Prima barricati in una casa a 70 chilometri da Parigi, dove lo Stato manda le forze speciali, poi, dopo che il quotidiano Le Figaro ha dato il contro ordine, manda le ‘teste di cuoioz’ a fare ricerche nella cittadina di Corcy, a poca distanza dal confine belga. 

Ma cosa me ne devo fare io di queste teste di cuoioz e di questo Stato? Ah, mantenerli in vita.

Antonio Del Furbo

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