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Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Nel capoluogo adriatico le istituzioni continuano a farsi sonni profondi sul tema della sicurezza.

di Antonio Del Furbo

Ricordate la storia che vi abbiamo raccontato qualche giorno fa circa l’occupazione abusiva da parte di ‘bivaccatori’ del terminal bus di Pescara? Questa era la situazione.

Erano le 2 e 30 del mattino e il parco era infestato di zozzeria che emanava un tanfo irrespirabile. Come mai quelle persone erano lì? Come mai nessuno interveniva a controllare cosa stesse accadendo? Come mai la municipale si bendava gli occhi? Eppure la situazione era drammatica.

“Come può lo Stato consentire che ciò accada impunemente? È razzismo riappropriarsi della propria terra, sollecitando le istituzioni a fare il proprio dovere?” si chiedeva Marco Forconi di Forza Nuova. A lui hanno fatto seguito le proteste di commercianti, viaggiatori e di residenti ma, nonostante tutto, le cose sono andate avanti per giorni. A quel punto, il ‘solito’ Forconi ha presentato un esposto in Procura unitamente alla mobilitazione del nucleo provinciale di Forza Nuova Pescara. Solo a quel punto la municipale si è svegliata e, in pompa magna con giornalisti e fotografi al seguito, con gli operatori di Attiva hanno sgomberato e ripulito il parco dai bivaccatori e dai materassi e dalle coperte.

A quel punto, dopo la bella figura, è seguito il comunicato del Comune:

“Il materiale accantonato nell’area è stato rimosso, la zona è stata bonificata ad opera di Attiva e l’area ha recuperato il decoro che più le si addice. Uguale intervento è stato compiuto anche nella zona della stazione ferroviaria dove si erano accampate persone senza fissa dimora”.

Tutto bene ciò che finisce bene? Manco per niente.

A poche ore dall’intervento dei vigili sono ricomparsi i materassi e i senzatetto. E non solo. Contemporaneamente nel parcheggio in prossimità dell’ex hotel dei ferrovieri sono riapparsi parcheggiatori abusivi con tanto di auto e roulotte per dormire.

“L’unica soluzione – dice Forconi – anche se dolorosa, è quella di recintare la zona ed inibirla nelle ore notturne”. E avverte:”o la pinetina del terminal bus viene liberata e recintata da chi ne ha titolo o lo faremo noi. No a violenza e no al razzismo, ma nemmeno farci prendere per il culo”.

Certo è che se la municipale è incapace di gestire una situazione del genere figuriamoci come ‘agguantano’ il problema quando si tratta di riportare legalità in zone lasciate all’abbandono e in mano a delinquenti e criminali come Rancitelli e Fontanelle. E, infatti, lì rischia la vita chiunque, anche un consigliere regionale come Domenico Pettinari che ha dovuto fare dietrofront rispetto ad una conferenza stampa per minacce ricevute da galeotti.

Meglio fare le multe. Almeno gli automobilisti non minacciano e non sparano. Ma noi gli stipendi li paghiamo per le multe o per la sicurezza?

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