Processo Berlusconi: Forza Italia chiede commissione d'inchiesta
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“Chiediamo una Commissione d’inchiesta su quanto è accaduto a Berlusconi e sul cattivo funzionamento della giustizia”, perché “la democrazia nel nostro Paese è stata ferita”. Le parole del vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, sono durissime. La conferenza stampa, tenuta in Senato, ha avuto come oggetto le rivelazioni fatte dal relatore di Cassazione, Amedeo Franco, uno dei giudici chiamati a decidere sulla condanna di Silvio Berlusconi per il processo sulla frode fiscale Mediaset.

Le rivelazioni del giudice Franco: Berlusconi condannato ingiustamente da un plotone d’esecuzione

Complotto contro Silvio Berlusconi: la registrazione del relatore della sentenza. Anche il Presidente della Repubblica sapeva

Il magistrato, deceduto l’anno scorso, parla della sentenza di condanna a 4 anni dell’ex premier definendola “una porcheria”, un giudizio “guidato dall’alto”. Il file audio è stato inviato dai legali di Berlusconi alla corte europea di Strasburgo unitamente alla recente sentenza del tribunale civile di Milano che ha escluso che ci fosse appropriazione indebita. I giudici milanesi hanno stabilito, inoltre, che l’intermediazione tra Mediaset e Frank Agrama non era fittizia.

Volontà politica di colpire Berlusconi

Tajani ha sottolineato come “quella sentenza non è stata sbagliata soltanto per imperizia ma perché c’era una precisa volontà politica di colpire Silvio Berlusconi, leader della più grande forza politica del Paese. Visto che non lo si poteva sconfiggere con le elezioni, allora si è cercato di sconfiggerlo per via giudiziaria”. Il vicepresidente di Forza Italia paragona quindi il caso Berlusconi “al caso Dreyfus: non vorremmo che a nessun cittadino italiano capiti quello che è capitato a lui”.

Berlusconi come Dreyfus

Il riferimento è allo scandalo legato al nome del capitano francese di origini ebree Alfred Dreyfus, accusato e condannato ingiustamente nel 1894 per alto tradimento nonostante fosse innocente, caso reso celebre ancora oggi dal “J’accuse” di Emile Zola. Infine, ha aggiunto Tajani, una “commissione d’inchiesta dovrà fare luce anche su tutto il cattivo funzionamento della giustizia penale, a partire da Togliatti quando inserì giudici che venivano dal Pci, prima che dallo Stato”. “Siamo convinti che il Presidente della Repubblica seguirà con grande attenzione tutto ciò che accade e siamo sicuri che continuerà a dare indicazioni a favore di una giustizia giusta, e che in Italia non debba più accadere a nessuno ciò che è accaduto al cittadino Silvio Berlusconi”.

Processo Berlusconi: Forza Italia chiede commissione d'inchiesta
Dopo le rivelazioni choc sulla condanna ingiusta inflitta a Silvio Berlusconi nel 2013, Forza Italia va all’attacco e chiede una commissione d’inchiesta
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La conferenza stampa al Senato del gruppo di Forza Italia.

Gelmini: “Una frangia di giudici che fa politica”

Interviene sulla questione anche Mariastella Gelmini: “Quello che è emerso in queste ore è raggelante non solo per noi, ma per ogni cittadino, dovrebbe esserlo anche per ogni leader politico, anche se vedo che c’è ancora tanto giustizialismo, ma anche per molti magistrati. Quella frangia di giudici che fanno politica fa un danno a tutta la magistratura”.

Non solo: “Noi non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto che quella sentenza fosse politica, ma ora abbiamo la conferma che è stato condannato un innocente. È stata danneggiata non solo Forza Italia ma tutta la democrazia. Stiamo già costruendo una proposta di commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, non per una operazione nostalgia, ma per salvaguardare il futuro della democrazia. Anche per noi – conclude Gelmini – la verità è in marcia, come chi scrisse sull’affare Dreyfus. Ora mi auguro che il giudizio popolare possa essere diverso, che la battaglia garantista possa essere la battaglia di tutti”.

Striscioni alla Camera

La protesta di Forza Italia si è estesa anche nell’Aula della Camera. Gli azzurri hanno esposto uno striscione di solidarietà per Berlusconi che recitavano “Giustizia per Berlusconi” e “Verità per Berlusconi”.  

Renzi: “doveroso fare chiarezza”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo sulla vicenda ha detto: “Non so quanto ci sia di vero in ciò che è uscito a ‘Quarta Repubblica’: un magistrato della Cassazione che ha firmato quella sentenza espone dubbi molto forti sulla fondatezza giuridica di quella decisione. Non so dove sia la verità ma so che un Paese serio su una vicenda del genere – legata a un ex Presidente del Consiglio – non può far finta di nulla. Non ho mai appoggiato i Governi Berlusconi e Berlusconi non ha mai votato la fiducia al Governo Renzi (a differenza di altri governi anche di centrosinistra): quindi, per me Berlusconi è un avversario politico. Ma, proprio per questo, – ha sottolineato il leader di Italia Viva – è doveroso fare chiarezza su ciò che esce dagli audio di quella trasmissione e nessuno può permettersi il lusso di far finta di niente”.

Di admin

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