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Quella gran sagoma del senatore Razzi ne ha combinata un’altra. Ispirato dall’aria frizzante della sua Giuliano Teatino ha fatto fuoco su quel povero ragazzo di Manuel Anelli querelandolo per diffamazione. Il miglior senatore dopo la venuta di Gesù è riuscito dove altri suoi compagni di partito hanno fallito tragicamente: affidarsi alla giustizia per vedersi riconoscere un proprio diritto.

Tutto è iniziato quando Manuel Anelli in un comunicato elettorale di alcuni giorni fa scrisse:”Avere un finanziere candidato sindaco di Forza Italia è come vedere Razzi ministro della Cultura“. Apriti cielo. Il senatore svizzero naturalizzato a Giuliano Teatino in provincia di Chieti, ha pensato bene di querelare il 22enne candidato a sindaco di Montesilvano.

I DUBBI DI ANELLI

Anelli, nel comunicato, si chiedeva come l’aspirante sindaco del centrodestra Francesco Maragno potesse conciliare “il suo ruolo di finanziere, uomo delle istituzioni e della legalità, rappresentando un partito il cui capo è un noto pregiudicato condannato in via definitiva per evasione fiscale”.

RAZZI:”ANDASSE A LAVORARE IN FABBRICA”

Razzi ha motivato la sua querela dicendo che:”Se questo giovanotto andasse a lavorare in fabbrica, piuttosto che offendere in maniera gratuita probabilmente ne guadagnerebbe in credibilità”. Non contento, il diversamente senatore italo-svizzero ha rincarato la dose:”All’età sua già avevo la responsabilità di un intero reparto nell’azienda tessile Svizzera che mi accolse da semplice operaio emigrante a 17 anni. Quella scuola, il caro giovanotto lo ignora, mi ha forgiato il carattere e mi ha insegnato l’umiltà e le buone maniere. Questi sono requisiti fondamentali per presentarsi alla cittadinanza in maniera ortodossa. È questa un’altra stella del M5S?”.

“TE LO DICO DA AMICO”

Non si è fatta attendere la replica di Anelli:”Razzi, te lo dico da amico, fatti gli affari tuoi. Offendere e ledere la mia immagine dicendo che io non sono un lavoratore, quando sono un laureando che si laureerà in tempo ed in anticipo entro il 2014, vuol dire offendere tutti coloro che studiano, cosa che, forse, anche Razzi avrebbe dovuto fare. Se questa è la caratura politica del centrodestra che si nasconde dietro il presunto onorevole Razzi – ha concluso Anelli – il centrodestra è alla frutta. Forse agendo in questa maniera pensano di intimidirmi, ma non fanno altro che sbattere contro un muro”.

IL COMMENTO SUL FAKE DI RAZZI:”ANELLI, BELLO E SIMPATICO”

E siccome in Italia non ci facciamo mancare nulla, qualcuno ha pensato bene di riportare, in una pagina fake di Facebook, una dichiarazione di un fantomatico senatore:”Manuel Anelli è un ragazzo simpatico e pure bello. Mi ricorda tanto i miei anni in Svizzera in cui strombazzavo con le belle donne elvetiche. Manuel però ha un difetto: non si fa li cazza sua. Mi dispiace averlo querelato ma so che capirà. Il mio carattere l’ho forgiato a 17 anni nelle fabbriche tessili svizzere con il nonno di Heidi. Anelli caro, perché non ti apri un’azienda tessile di reggiseni per donne svizzere? Che cazzo te ne fotte? Apritela sotto casa e con il ricavato ti ci paghi il vitalizio al Comune di Montesilvano”.

I PROMOTORI DELLA PACE TRA RAZZI E ANELLI

Crediamo che certe questioni non si risolvano affidandosi alla giustizia. Quindi, nei prossimi giorni, ci attiveremo per far tornare il sereno tra i due.

 

ZdO

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