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Venti scosse in poche ore si sono sviluppate a largo delle coste abruzzesi. Ora la priorità è capire cosa sta succedendo.

La prima scossa registrata ha avuto un magnitudo 3.9 della scala Richter e si è verificata alle 4.21 della mattina di domenica. Circa dodici ore dopo, alle 17.24, un’altra scossa di magnitudo 4.2. L’ipocentro è stato individuato fra 5 e 35 chilometri di profondità e gli epicentri localizzati nell’Adriatico centrale. Le popolazioni di Pescara, Francavilla, fino a Vasto hanno avvertito indistantamente le scosse più rilevanti.

A intervenire sulla vicenda, il professor Francesco Stoppa, vulcanologo e docente dell’Università d’Annunzio, che ha precisato a Rete 8 che “l’Adriatico è un mare sismico ed è poco studiato e conosciuto”. Dunque “le scosse potranno proseguire anche nei prossimi giorni se non mesi. La sismicità di queste ore si colloca all’interno della cosiddetta microplacca adriatica, un blocco relativamente stabile dal punto di vista geologico, se raffrontato con le aree adiacenti degli Appennini a ovest, le Alpi a nord e le Dinaridi a est”.

Tale microplacca, però, possiede al suo interno zone deformate in grado di generare terremoti.

La faglia attiva presente lungo la costa adriatica delimita la microzolla adriatica che a sua volta è generata dalla spinta della zolla africana verso quella euroasiatica. La prospettiva è che tra alcuni milioni di anni l’Italia si unirà ai Balcani facendo scomparire il mare Adriatico. Alcuni osservatori evidenziano che lo sciame di queste ore potrebbe consequenziale allo scivolamento delle due zolle: adriatica e africana. In questo caso si sarebbe potuto avere una rottura di un equilibrio.

A quanto pare uno studio della crosta terrestre e del fondo del mare potrebbe essere stato fatto da società petrolifere che però non divulgano i risultati per segreto industriale. 

Gli eventi sismici di domenica 6 dicembre 2015

  • ore 04:21 – magnitudo 3.9

  • ore 04:22 – magnitudo 4.0

  • ore 04:27 – magnitudo 2.6

  • ore 04:32 – magnitudo 3.7

  • ore 04:36 – magnitudo 2.4

  • ore 04:39 – magnitudo 2.7

  • ore 04:46 – magnitudo 2.7

  • ore 06:28 – magnitudo 3.9

  • ore 06:30 – magnitudo 3.4

  • ore 06:34 – magnitudo 2.8

  • ore 06:35 – magnitudo 2.8

  • ore 06:59 – magnitudo 2.7

  • ore 09:54 – magnitudo 2.7

  • ore 11:08 – magnitudo 3.0

  • ore 13:59 – magnitudo 2.0

  • ore 17:24 – magnitudo 4.3

  • ore 17:41 – magnitudo 2.2

  • ore 17:42 – magnitudo 3.1 

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