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Ormai lo Stato con i suoi rappresentati ha raggiunto e superato da tempo il senso del ridicolo. E a un cittadino, con alto senso civico, possono capitare cose spiacevoli.

di Antonio Del Furbo

L’Abruzzo, come ormai sanno da tutte le parti del mondo, ha subito una forte perturbazione che ha portato neve e, purtroppo, anche qualche tragedia. Molti paesi e molte città, specie dell’entroterra, sono state letteralmente ricoperte dal manto bianco. A difficoltà, e solo negli ultimi giorni, gli abruzzesi sono tornati alle normali attività grazie soprattutto al loro senso civico e non certamente per merito delle istituzioni che, in questa occasione, hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza nel gestire l’emergenza maltempo.

In molti hanno preso la pala e hanno sgombrato le vie pubbliche e private. Tante le storie, come quella di un uomo, imprenditore di Sulmona (Aq), che stufo di vedere ogni giorno la statua di Ovidio, simbolo della città, sommersa dalla neve sporca, ha deciso di recarsi sul posto con ruspa e camion e liberare tutta la piazza dalla neve. 

Un’azione che in qualsiasi Paese civile del Nord-Europa sarebbe stata apprezzata e onorata. Purtroppo, però, l’uomo è nato in Abruzzo e ha dovuto fare i conti con il ‘braccio armato della legge’: la cosiddetta municipale.

I vigili, infatti, gli hanno contestato l’infrazione amministrativa passibile di sanzione. A quel punto i solerti vigili, gli hanno verbalizzato una contestazione tra le proteste, ovviamente, dei cittadini presenti.

“Penso di non aver commesso nulla di male ho agito per puro senso civico, prendendo atto, insieme ad altri cittadini, che da quasi un mese era abbandonato un cumulo di neve sporca ai piedi della statua-simbolo della città, nell’anno in cui ricorre il bimillenario della morte di Ovidio”.

Poi, per continuare a ridere un po’, basta spostarsi di qualche chilometro e scoprire che ad Avezzano (Aq), ad esempio, il solito braccio armato della legge impone di pulire marciapiedi e tetti. E guai a non rispettare la legge: la solita municipale è pronta a consumare blocchetti di multe a suon di 200 euro.

“Nei Paesi del nord tutti seguono queste regole ed è giusto che anche ad Avezzano ci siano e vengano fatte rispettare”, ha duramente commentato il sindaco Gianni Di Pangrazio. 

C’è da dire che nei Paesi del Nord Europa le regole sono chiare per tutti ma, soprattutto, per l’eletto che sa benissimo di essere un servitore del popolo e non viceversa.

E poi, in generale, è difficile se non impossibile trovare vigili appostati negli anfratti nascosti con tanto di Velox.

Così, per dire.

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