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Se non fossimo sicuri della veridicità delle parole pronunciate dal così definito ministro della Salute, staremmo ancora a ridere a crepapelle. Purtroppo su questo argomento c’è da piangere. E Tanto.

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Se non fossimo sicuri della veridicità delle parole pronunciate dal così definito ministro della Salute, staremmo ancora a ridere a crepapelle. Purtroppo su questo argomento c’è da piangere. E Tanto. “In Campania non si muore per i roghi tossici ma per gli stili di vita scorretti” ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin facendo infuriare i cittadini del coordinamento comitato fuochi composto da attivisti ambientalisti delle province di Napoli e Caserta. Il più indignato don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde di Caivano, in prima linea contro la grave emergenza dei roghi tossici. “Pretendiamo immediatamente le scuse da parte del ministro della salute per le parole superficiali e non vere da lei pronunciate in merito all’aumento spaventoso di patologie oncologiche che sono costretti a subire – ha dichiarato don Patriciello – parole che offendono la memoria dei morti e l’intelligenza dei vivi. Chiediamo, inoltre, al Presiedente Giorgio Napolitano, di prendere finalmente in mano l’assurda, grottesca e dolorosissima situazione in cui versa la sua terra, per tentare di porvi rimedio”. Sono 140 milioni le tonnellate annue di rifiuti industriali e tossici prodotti, di cui almeno 35 smaltiti illegalmente, rispetto ai meno di 30 solo urbani secondo il dottor Antonio Marfella che da anni studia le correlazioni tra tumori e inquinamento ambientale. Se pochi mesi fa miss Salute dichiarava quindi:”È inutile fare studi approfonditi se poi si pensa di potersi semplicemente aggrappare a suggestioni o ipotesi. Il ministero e l’Istituto superiore di Sanità continueranno a vigilare sulle situazioni di criticità, sempre tenendo conto che ci sono altre questioni di salute pubblica e prevenzione che in un territorio come questo riguardano anche gli stili di vita” oggi Lorenzin è pronta con un programma straordinario e urgente di interventi di prevenzione primaria e secondaria per la popolazione campana residente nella Terra dei fuochi, finanziato vincolando quote del Fsn. L’emendamento presentato in data 7 gennaio 2014, è stato presentato direttamente dalla Lorenzin. “Al fine di assicurare il potenziamento del programma degli interventi finalizzati alla tutela della salute di cui al comma 4 – si legge nell’emendamento – la Regione Campania, entro novanta giorni dalla data di approvazione del presente Decreto, ad integrazione della programmazione di cui al Piano Sanitario Regionale e nel rispetto degli obblighi derivanti dal Piano di Rientro dal disavanzo sanitario, adotta – con riferimento alle aree individuate con direttiva interministeriale del 23 dicembre 2003 – un programma straordinario ed urgente di interventi di prevenzione primaria e secondaria, anche mediante programmi di diagnostica precoce senza oneri di compartecipazione della popolazione interessata”. Per la Lorenzin:”è un emendamento importante che mira a rafforzare la tutela della salute di cittadini che vivono in questi territori. “Si tratta di un primo ma fondamentale passo verso gli obiettivi che il governo si è prefisso per affrontare l’emergenza in Campania nella cosiddetta Terra dei Fuochi”. 

E fino al 2013 il ministro dove viveva? Si occupava forse di un altro ministero?

ZdO

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