Truffe digitali su TikTok: dal “like scam” alle finte offerte di lavoro, un’indagine nel lato oscuro del social dei video. Esempi attuali di raggiri, testimonianze e consigli per difendersi in un racconto che svela il fiorente business criminale dietro TikTok.
Introduzione – il volto oscuro di TikTok
TikTok non è solo balletti e video virali: dietro la facciata di social divertente si nasconde un vero business delle truffe. Mentre milioni di giovani scorrono i video, cybercriminali ingegnosi sfruttano la piattaforma per adescare vittime ignare. Truffe finanziarie, false opportunità di lavoro, schemi “facili guadagni”: TikTok è diventato terreno fertile per raggiri di ogni tipo. In Italia, le truffe digitali stanno dilagando – nel 2024 si stimano oltre 2,9 milioni di vittime di frodi online, con danni per 880 milioni di euro.
E sempre più spesso le trame ingannevoli passano proprio dai social network: circa il 13,4% dei truffati ha riferito di essere stato adescato tramite profili falsi su piattaforme social. Com’è possibile? Il successo di TikTok – più di un miliardo di utenti attivi al mondo – attira anche i truffatori, che ne approfittano per lanciare esche virali. In questa inchiesta narrativa ripercorriamo alcune storie emblematiche e analizziamo come funziona il business delle truffe su TikTok, per imparare a riconoscerle e difenderci.
Capitolo 1: L’esca perfetta – perché le truffe prosperano su TikTok
TikTok è progettato per massimizzare l’attenzione e la viralità: brevi video accattivanti, algoritmo potente, coinvolgimento emotivo. Queste stesse caratteristiche vengono sfruttate dai truffatori. Profili fake che imitano celebrità o esperti, video sponsorizzati che promettono regali o soldi facili, challenge dietro cui si celano raggiri: il social dei giovanissimi è diventato un parco giochi per i criminali informatici. Una ricerca di ESET ha individuato almeno cinque tipologie di truffe comuni su TikTok, spaziando dal phishing ai finti giveaway, fino alle immancabili truffe in criptovalute. L’algoritmo di TikTok, che spinge in alto i contenuti più visualizzati, viene piegato a scopi fraudolenti: basta che un video truffaldino ottenga abbastanza visualizzazioni iniziali (magari anche comprando falsi like e commenti) perché venga mostrato a platee enormi, aumentando le probabilità di pescare qualche vittima.
Un esempio classico sono i video che pubblicizzano “investimenti miracolosi” in Bitcoin o azioni: spesso usano volti noti (rubati) che sembrano garantire l’affare, mostrano schermate di guadagni assurdi e invitano a cliccare un link esterno. Quasi sempre è phishing o schema Ponzi. Come spiega l’esperto Dario Fadda, i criminali creano profili copiando contenuti di influencer famosi, ottenendo seguito dai meno attenti e inserendo link fraudolenti che promettono rendimenti fuori dal normale. Il mix TikTok + crypto è letale: tanti giovani attratti dalle criptovalute cadono nella rete di questi impostori digitali.
Inoltre, su TikTok mancano filtri rigorosi sui messaggi diretti: si segnalano campagne di phishing via DM (messaggi privati) in cui l’utente riceve comunicazioni apparentemente da TikTok stesso (ad esempio avvisi di violazione o offerte di verifica account) ma in realtà sono tentativi di rubare credenziali. Anche account con molti follower sono presi di mira per essere sottratti e poi usati a loro volta come esca in truffe a catena. Insomma, la popolarità di TikTok ha un prezzo: attira attenzioni indesiderate dal mondo criminale informatico, e la sua giovane base utenti è spesso meno smaliziata di fronte a certi inganni rispetto a chi ha più esperienza online.
Capitolo 2: Storie vere – dal like scam al finto lavoro su TikTok
Per comprendere il fenomeno, vediamo alcune truffe specifiche fiorite su TikTok negli ultimi tempi, con testimonianze e interventi delle autorità:
- La truffa del “Mi piace” – Sembra un lavoretto facile: arrivano messaggi invitando a mettere like a video su TikTok, YouTube o Instagram, in cambio di piccole ricompense. È successo a migliaia di italiani, aggiunti a loro insaputa in gruppi Telegram dove veniva promesso denaro per ogni like messo. In realtà è un inganno ben orchestrato: inizialmente i truffatori pagano davvero piccole somme (es. 1-2€) per guadagnare fiducia. Poi, raggiunto un certo importo “guadagnato”, scatta la trappola: chiedono di versare un “fondo” o commissione per sbloccare i guadagni promessi, oppure propongono un “investimento” per guadagnare di più. A quel punto, incassati i soldi delle vittime, spariscono. La Polizia Postale ha lanciato un allarme ufficiale su questa “truffa del like”, spiegando di diffidare da offerte di facili guadagni online e di regolare le impostazioni privacy per evitare di essere aggiunti a gruppi indesiderati. Purtroppo molti ragazzi sono caduti nel tranello, attirati dalla prospettiva di fare soldi semplicemente navigando sui social.
- Il finto dipartimento TikTok – offerte di lavoro fantasma: “Sei stato selezionato per lavorare con TikTok, guadagna 300€ al giorno da casa!”. Un messaggio del genere è arrivato via SMS e WhatsApp a tantissime persone in Italia nella primavera 2024. Nel testo, apparentemente inviato dal Dipartimento Risorse Umane di TikTok, si parlava di un’urgente campagna di assunzioni online, con stipendi di svariate centinaia di euro giornalieri. Per aderire, bastava cliccare un link e registrarsi, ottenendo subito un bonus di 5 euro. Tutto falso. La Polizia Postale ha denunciato il tentativo di truffa: il link portava a un sito fraudolento che carpiva dati personali e bancari dei malcapitati. L’offerta di lavoro era solo un’esca golosa (chi non vorrebbe lavorare per TikTok da casa a 300 euro/giorno?), ma troppo bella per essere vera. In un post su LinkedIn, la Polizia ha avvertito: TikTok non recluta con messaggi privati e non chiede mai denaro per candidarsi. Purtroppo, alcuni utenti meno esperti hanno fornito informazioni sensibili al finto form, rischiando furti d’identità e addebiti illeciti. Il caso dimostra la continua evoluzione delle truffe online: i truffatori cavalcano il nome di marchi noti (TikTok, in questo caso) per sembrare legittimi e sfruttano le nostre aspirazioni (un lavoro ben pagato) per abbassare la guardia.
- Truffe romantiche e challenge pericolose: sebbene più rare su TikTok rispetto ad altri social, esistono account falsi che instaurano relazioni virtuali per poi chiedere soldi (romance scam), oppure sfide virali che invitano gli utenti a inviarsi denaro a vicenda con l’inganno (lo schema della “challenge bancaria”). Ad esempio, in USA era girata la “Venmo pyramid”, una catena su TikTok dove si prometteva di ricevere tanti soldi se si inviava una piccola somma a chi stava sopra di noi: in realtà un classico schema Ponzi mascherato da gioco.
Queste storie mostrano un comune denominatore: i criminali sfruttano la fiducia e la distrazione degli utenti nel contesto informale di TikTok. Un breve video o un messaggino possono sembrare scherzosi o amichevoli, ma avere secondi fini nefasti.
Capitolo 3: Dietro le quinte – un business organizzato
Parlare di “business delle truffe” non è un’esagerazione retorica. Dietro molte di queste frodi ci sono vere e proprie bande organizzate, spesso con base all’estero, che trattano le truffe online come un’impresa. Reclutano affiliati, comprano spazi pubblicitari, scambiano liste di contatti rubati nel dark web. Alcuni gruppi cybercriminali monetizzano i dati di accesso rubati rivendendoli, altri incassano direttamente i soldi spillati alle vittime tramite cripto-transazioni non rintracciabili. Un segnale di quanto sia redditizio questo “settore” è il numero crescente di truffe e vittime: nel 2024, come detto, milioni di persone sono cadute in raggiri digitali in Italia, con i più giovani sorprendentemente più colpiti degli anziani. Questo suggerisce che i truffatori puntano molto sulle nuove generazioni, magari ritenute più ingenue su certe tematiche finanziarie.
Sul lato TikTok, esistono addirittura servizi illegali che vendono pacchetti di like, follower e visualizzazioni fittizie (i cosiddetti bot) per far decollare i contenuti ingannevoli. È un investimento criminale: spendono qualche centinaio di euro per gonfiare un video-truffa, contando di riprendersi l’investimento con gli interessi dalle vittime che abboccheranno. In pratica, i truffatori applicano un modello di business al crimine online: costi contenuti, ampia portata, margini di guadagno altissimi. Un video virale truffaldino può portare decine di migliaia di euro di profitto illecito, considerando che anche solo un piccolo tasso di conversione (diciamo l’1% di chi vede il video) può significare migliaia di persone che cliccano e forniscono dati o soldi.
Non solo: in alcuni casi si sospetta l’intervento della criminalità organizzata tradizionale dietro certe frodi. Indagini recenti hanno rivelato che clan malavitosi, un tempo attivi in truffe “analogiche” (come i falsi incidenti o le truffe agli anziani), stanno investendo nel cybercrime. Il business delle truffe online è infatti meno rischioso (penalmente ed operativamente) e più scalabile territorialmente. Ad esempio, operazioni delle forze dell’ordine in Campania hanno svelato che persino clan camorristici si interessavano alle truffe digitali come nuova fonte di guadagno, addestrando giovani “hacker” per gestire attacchi e raggiri via internet.
Capitolo 4: La difesa – riconoscere e prevenire le truffe su TikTok
Come possiamo difenderci in questo scenario? Ecco alcuni consigli pratici e segnali d’allarme per smascherare le truffe su TikTok prima che sia troppo tardi:
- Offerte troppo belle per essere vere: diffida sempre di video o messaggi che promettono guadagni facili e immediati (es. “100€ al giorno guardando video” o “Diventa ricco in una settimana”). TikTok non regala soldi e nessun lavoro serio ti recluta via DM offrendoti stipendi esorbitanti senza colloquio.
- Attenzione ai link esterni: molti raggiri iniziano invitandoti a cliccare un link fuori da TikTok (verso Telegram, WhatsApp, siti vari). Prima di cliccare, chiediti: perché dovrei? TikTok ha le sue funzioni interne, quindi già uscire dalla app dovrebbe insospettire. Se proprio vuoi verificare, non inserire mai credenziali o dati personali su pagine arrivate da link non richiesti.
- Verifica gli account e i video: occhio ai profili fake. Se un VIP o un’azienda ti scrivono su TikTok, controlla che accanto al nome ci sia il badge blu di verifica. In ogni caso, aziende serie non comunicano offerte di lavoro via TikTok in privato. Se vedi un video di giveaway o di investimento, controlla i commenti: spesso altri utenti segnalano si tratti di una truffa. Una ricerca veloce su Google del titolo della “promozione” può rivelare articoli o forum che ne parlano come scam.
- Privacy e impostazioni: limita chi può inviarti messaggi o aggiungerti a gruppi. Su TikTok, imposta che solo gli Amici (o nessuno) possano mandarti messaggi diretti. Questo riduce la possibilità che malintenzionati ti contattino. Lo stesso vale per WhatsApp/Telegram: nelle impostazioni privacy, impedisci di essere inserito in gruppi da sconosciuti. È una semplice precauzione tecnica che però chiude molte porte ai truffatori.
- Non diffondere troppo i tuoi dati: i truffatori spesso sfruttano dati personali raccolti altrove (altri social, data breach) per rendere più credibili i loro inganni. Su TikTok, evita di pubblicare informazioni come il tuo numero di telefono, email o altro che possa essere usato per contattarti al di fuori dell’app. E se qualcuno che conosci ti chiede soldi via TikTok, verifica con una telefonata: potrebbero aver clonato l’account del tuo amico.
Le autorità consigliano di segnalare sempre contenuti sospetti su TikTok tramite gli strumenti di segnalazione interni, e di denunciare alle forze dell’ordine se si è vittima di una truffa. Non bisogna provare imbarazzo: i truffatori sono abili nel manipolare le persone, può succedere a chiunque di cadere in un inganno ben congegnato.
Luci e ombre di TikTok
TikTok è la piattaforma del momento, nel bene e nel male. Ha rivoluzionato il modo in cui fruiamo contenuti, dando voce a creatività e intrattenimento, ma ha anche aperto nuove zone d’ombra in cui i furbi si insinuano. Il business delle truffesu TikTok ci ricorda una lezione antica aggiornata ai tempi moderni: non tutto ciò che luccica sullo schermo dello smartphone è oro. Dietro un video accattivante potrebbe nascondersi un truffatore dietro le quinte. La risposta non è demonizzare TikTok, ma usarlo con consapevolezza. Informarsi (come stai facendo tu leggendo questo articolo) è il primo passo per non cadere vittima. Richiedere maggior impegno alla piattaforma per controllare certi fenomeni è il secondo: TikTok sta annunciando nuove misure di sicurezza, ma la guardia non va abbassata.
In definitiva, ricordiamoci le basi: nessuno regala nulla online, soprattutto soldi; le truffe puntano sulle nostre emozioni (avidità, paura, desiderio di successo) per offuscare la ragione; e se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. TikTok resterà un territorio vivace e pieno di opportunità di intrattenimento – facciamo in modo che non diventi una giungla dove prosperano i truffatori. La prossima volta che scorri la For You Page e trovi un video di “grande opportunità”, saprai riconoscerlo per quello che è.
Call to Action: Hai mai visto su TikTok video sospetti o ricevuto messaggi truffaldini? Condividi nei commenti la tua esperienza o segnala altri casi: la tua testimonianza può aiutare altri utenti!
Segui Zone d’Ombra TV per approfondire questi temi: insieme faremo luce sul lato nascosto dei social e del web. Se trovi utile questo articolo, condividilo sui tuoi profili per mettere in guardia amici e familiari: la conoscenza è la miglior difesa contro le truffe online.