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Il nemico è Putin?

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Se quelli che abbiamo mandato a rappresentarci a qualsiasi livello continuano a prendersi gioco di chi li ha (teoricamente, praticamente è un altro paio di maniche) eletti, è semplicemente perché loro conoscono metodi che i ‘sudditi’ non conoscono. 

In fondo la strategia per fomentare la rabbia dei popoli è molto semplice. Anzi, semplicissima. Metti che un Governo o uno Stato con l’intenzione di perseguire fini che, per un motivo o per l’altro, non può dichiarare direttamente. Che si fa quindi? Si va sul terreno della paura e lì si cerca un qualcosa, meglio se un qualcuno, che possa essere adatto allo scopo. Bisogna creare un nemico, un cattivo.

Il ‘bastardo, il ‘diverso’, può stare ovunque: tra i banchi della scuola piuttosto che in una catena di montaggio, nell’alta finanza come nella politica. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. E se estremizziamo il concetto tutti possiamo essere i cattivi di turno se qualcuno vuole toglierci di mezzo per far posto, come spesso accade, a gente comoda agli interessi di chi lo ‘spinge’.

Gli ebrei non espiavano i propri peccati dando in sacrificio i capri? I nazisti per propagandare il regime non attribuivano le colpe del mondo al popolo ebraico? E l’America e la Russia per quanti anni si sono accusati di essere comunisti rivoluzionari e capitalisti-fascisti con un popolo di servi ai loro piedi? Non fu l’America che mandò alla sedia elettrica due anarchici come Sacco e Vanzetti con l’accusa di omicidio perché in quegli anni bisognava tenere a bada i comunisti?

Anche la recente storia politica italiana ha usato un metodo violento per combattere una guerra politico-mediatica su un terreno che, fino al 1992, non era mai stato esplorato: quello giustizialista. Tangentopoli è forse servita per svendere l’Italia alle grandi compagnie estere riducendola a nazione di secondo ordine? Può darsi, visto come stanno i fatti. Per anni si è urlato contro i ‘berluscones’ come male assoluto e causa di tutti i problemi d’Italia. Prima ancora si è fatto cadere il penta partito perché pieno di ladri e, ancora, causa di tutti i problemi.

Oggi i nemici si chiamano Putin e Assad. I grandi amici di America e Italia,Gheddafi e Saddam Hussein, sono diventati improvvisamente nostri nemici quando bisognava buttare bombe. E l’Isis prima cos’era? Ora c’è da scegliere il capro espiatorio per condurre una guerra ‘santa’ che la Nato, da anni, sta preparando contro la Russia. Putin viene fatto passare per quello che limita i diritti civili nel Paese che, seppur vero, rappresenta una parte della sua politica senza che ne venga data una visione d’insieme.

Non avendo una percezione d’insieme sulle grandi questioni che si riflettono sulla nostra quotidianità come pretendiamo di preparare un futuro migliore a chi verrà? Il male non è solo da una parte piuttosto che dall’altro. Il male, spesso, è causato da chi è accuratamente nascosto nelle briglie del sistema. 

Antonio Del Furbo

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