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Coca-Cola: a rischio 43 posti di lavoro

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L’azienda di Oricola vuoi riorganizzare la logistica. 

Non c’è giorno in Abruzzo che non ci siano notizie negative per ciò che riguarda il lavoro. Dopo Honda, Sevel e altri marchi importanti, anche la multinazionale Coca-Cola ha deciso di riorganizzare la logistica di uno dei suoi stabilimenti: quello di Oricola (L’Aquila). L’azienda è stata inaugurata nel 1989 e Coca-Cola HBC Italia vi opera dal 1995. Lo stabilimento occupa un’area di 49.000 mq e produce Coca-Cola, Fanta, Sprite, Nestea e Kinley nei formati PET e Bag in Box. In Italia l’azienda occupa 3mila dipendenti e, pare, che proprio l’Abruzzo sia la regione che ha pagato di più lo scotto dell’azienda. Sui sei stabilimenti ne è rimasto solo uno e, nonostante questo, la multinazionale delle bollicine vuole ancora ridurre le maestranze. La crisi comunque è generale e anche a Oriago ci sono 30 posti a rischio e in sardegna addirittura la Regione si sta impegnando per trovare gruppi imprenditoriali per salvaguardare i posti di lavoro.

Franco Pescara, della Fai-Cisl Abruzzo, a margine dell’incontro che si e’ svolto nel pomeriggio, all’Aquila, nella sede di Confindustria spiega che l’azienda è intenzionata ad andare avanti anche in modo unilaterale e in assenza di un accordo sindacale. Un atteggiamento che respingiamo con forza. E’ fondamentale salvaguardare i livelli occupazionali e il salario attuale ed evitare la perdita di posti di lavoro. Ci auguriamo che tutti dimostrino un grande senso di responsabilita’ in questa vertenza e che, prima della scadenza della procedura per l’avvio della mobilita’, si arrivi ad un accordo che soddisfi le esigenze dei lavoratori e non penalizzi lo stabilimento marsicano, che avrebbe dovuto essere rafforzato dopo la chiusura di quello di Corfinio».

 

Redazione

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