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I 5 stelle riestituiscono e gli altri intascano

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È successo ieri nel quartiere Testaccio a Roma. Si sono presentati tutti con un grosso assegno di 10 milioni di euro. Chi saranno gli altri che seguiranno l’esempio?

Probabilmente nessuno. Manco a pensarci. Siamo la nazione in cui vige la parola d’ordine:“amico caro, fatti li c…i tua”. E quindi, caro amico mio, non aspettarti che qualche parlamentare o qualche dirigente di partito si metta la mano in tasca per darti qualche spicciolo. Ma figuriamoci. Intanto, molti saranno i fortunati che grazie alla Restitution Day potranno salvarsi da Equitalia, banche e usurai. Molti, tanti. E questo non di certo grazie a chi fino a oggi ha preso, mai dato e, soprattutto, mai pagato. Tutto questo grazie a un Movimento di facce pulite, magari non tutti esperti di politica, ma con un grande senso di rispetto verso il prossimo, verso il più debole. E le chiacchiere stanno a zero. Un fondo che servirà per sostenere piccole e medie imprese nel vortice della crisi. Un fondo nato grazie al taglio di stipendi e diarie che i parlamentari grillini si sono imposti. Ogni azienda potrà essere finanziata per un tetto massimo di 35mila euro e potranno restituire la somma con rate bassissime. Somma che poi servirà a finanziare altre imprese. Per una volta in questa nazione di ladri e corrotti, prostitute e portaborse, qualcuno, semplicemente, dona. Era dai tempi di Gesù che non sentivo o leggevo una parola del genere. Incredibile. Ora posso morire. Il senso più alto della religiosità cristiana si eleva a politica per poi essere messa in pratica. Meraviglioso. È l’inizio di un nuovo antropocentrismo, è l’uomo che rivendica la sua superiorità rispetto all’economia o cosa? E gli altri partiti dove sono? E gli altri parlamentari che fanno? Chissà. Forse staranno lavorando per il bene di tutti. Sicuramente. Ma al momento non è dato sapere. Al momento c’è un fondo che non dà, però, a chi è iscritto negli elenchi dei cattivi pagatori. Può succedere a chi è stato in condizioni di non poter mettere insieme pranzo e cena di ritrovarsi iscritto nelle black list. Accade. Per questi non c’è speranza a quanto pare. L’importante è che un grande passo sia stato fatto, magari altri arriveranno. Ci vorrà del tempo però, perché il sistema non muore da un giorno all’altro. Il sistema vuole vivere e si serve di tutto per rimanere in vita. Anche di quelli che a prescindere commentano e criticano una buona azione. Dovremmo abbandonare il girone dell’Inferno per comprenderlo però.

Antonio Del Furbo 

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