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Il presidente di Fira Micucci poteva presentarsi alle elezioni comunali. I giudici condannano un cittadino che lo aveva trascinato in tribunale

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Legittima e regolare è stata la candidatura del Sindaco Rocco Micucci alla corsa elettorale del 25 maggio scorso. Dopo il buon esito al Tar contro il ricorso di Rocco Cocciaglia, l’attuale sindaco incassa una seconda vittoria su un paventato conflitto di interessi. 

Il giudice del Tribunale di Chieti ha quindi rigettato il ricorso di un cittadino che lamentava il conflitto di interessi del candidato a Sindaco Rocco Micucci in quanto presidente della FIRA Spa, la Finanziaria Regionale Abruzzese.

Il Collegio ha ritenuto che “il ricorso sia ancor prima che infondato nel merito, inammissibile“, poiché sussiste una evidente carenza di interesse alla proposizione del ricorso, considerato che il ricorrente, lo ha presentato addirittura prima di conoscere l’esito della votazione. Il giudice afferma che non può sussistere l’interesse del ricorrente in ordine soltanto alla potenziale partecipazione alle elezioni, addirittura quando Micucci non aveva neppur accettato la candidatura.

La Fira Spa è una società di diritto privato partecipata al 51% dalla regione Abruzzo e dal 49% dalle banche” spiegano i giudici. “In sostanza – si legge – non può dirsi sussistente alcuna ipotesi di conflitto di interessi tra la carica di Sindaco ricoperta dal Micucci e quella di Presidente di Fira”.

“Si tratta dell’ennesima azione di un signore contro il Sindaco Micucci andata a vuoto – spiega il gruppo del sindaco – e, come le altre, rigettata dalla magistratura”. Il giudice ha addirittura condannato l’uomo al risarcimento in favore di Micucci delle spese di giudizio, determinate in quasi € 5.000.

Finalmente si chiude anche questo ulteriore tentativo di rovesciare una decisione presa dal popolo” dichiara il Sindaco Rocco MicucciIl tribunale Ordinario di Chieti ha riconosciuto l’assoluta compatibilità alla carica di sindaco e l’inesistenza di qualunque altro caso di ineleggibilità, incandidabilità e conflitto di interessi. Adesso chiediamo soltanto di amministrare con la giusta tranquillità, sperando che qualcuno la smetta di affollare i tribunali di insensati ricorsi, utili solo a rallentare il lavoro dei magistrati e del nostro ente, a danno della comunità intera. E spero che qualcuno si dia pace ed accetti, dopo 6 mesi dalle votazioni, che la popolazione ha democraticamente e liberamente scelto me e il mio gruppo perché cambiassimo il modo di governare la città“. 

ZdO

 

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