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Ospizio Lager a Palermo: calci e schiaffi agli anziani. Anziana morta suocera di Gaspare Spatuzza

Ospizio Lager a Palermo: calci e schiaffi agli anziani. Anziana morta suocera di Gaspare Spatuzza
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Gli inquirenti stavano seguendo un filone investigativo che riguardava una bancarotta ma, lungo il tragitto, hanno scoperto una ospizio lager nel salotto buono di Palermo. Ed è per questo che è scattato un blitz nella casa di riposo “Bell’aurora”, in un condominio del centro città.

Nel blitz sono stato liberati dieci anziani e arrestati l’amministratrice e cinque collaboratrici della struttura con le accuse di maltrattamenti. A registrare le vessazioni una telecamera nascosta. “Se ti muovi di qua ti rompo una gamba così la smetti”, urlava una delle arrestate. Fra calci e schiaffi. “Devi morire, devi buttare il veleno – diceva un’altra dipendente – per quanto mi riguarda puoi crepare”. Una situazione talmente esasperata che, nei giorni scorsi, un’anziana ha tentato il suicidio provando a lanciarsi dal balcone.

I nomi degli arrestati

A finire in manette sono: Maria Cristina Catalano, 57 anni, accusata anche di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio; Vincenza Bruno, 35 anni; Anna Monti, 52; Valeria La Barbera, 28; Rosaria Florio, 41; Antonina Di Liberto, 54, denunciata anche per false dichiarazioni, che avevano fatto scattare per il marito il reddito di cittadinanza.

L’orrore

“In quella casa abbiamo registrato anche spintoni, colpi di scopa, in alcuni casi i degenti sono stati persino legati alla sedia a rotelle – racconta il colonnello Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo – uno spaccato deprimente. Non è stato davvero facile documentare un campionario di così grande crudeltà, soprattutto in questo momento in cui gli anziani dovrebbero avere maggiore tutela”. Le indagini proseguono anche per accertare il motivo della morte di un’ospite della struttura, Rosalia Mazzola, la suocera del pentito Gaspare Spatuzza, che si era sentita male al mattino, ma non è stata accompagnata in ospedale. “In altri periodi avrei aspettato che moriva perché già boccheggiava”, diceva l’amministratrice della struttura vantandosi di avere rianimato lei l’ammalata. Ma nel pomeriggio, l’anziana è deceduta.

Al blitz erano presenti, oltre ai finanzieri, anche i sanitari del 118 che hanno sottoposto al tampone del Coronavirus i dieci ospiti di casa “Bell’aurora”. La struttura è adesso sequestrata. A gestirla sarà un amministratore giudiziario con esperienza specifica nel settore e che ha già mandato una nuova squadra di infermieri. “C’era l’urgenza di interrompere un orrore quotidiano”, scrive il giudice delle indagini preliminari che ha disposto le misure: “L’indole criminale e spietata degli indagati impone l’adozione della misura della custodia cautelare in carcere, ritenuta l’unica proporzionata alla gravità e all’immoralità della condotta e l’unica idonea a contenere la disumanità degli impulsi”.

 

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