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Roma, lo Stato sfratta gli abusivi di Casapound

Sfratto Casapound: i militanti avevano occupato anche immobili dell'Aeronautica militare
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Un avviso aveva comunicato ai militanti di Casapound che sarebbero stati sgomberati. Oggi arriva la notifica del sequestro preventivo del palazzo in via Napoleone III. Nel giro di 24 ore il Movimento politico di destra perdono la sede storica di via Napoleone III occupata 17 anni.

L’indagine

A conclusione di un’indagine, i giudici hanno affidato la notifica del provvedimento alla Digos. A chiedere lo sgombero è stata la procura e firmata dal Gip del tribunale di Roma. Il reato contestato ai “fascisti del terzo millennio” è quello di occupazione abusiva. I pm di piazzale Clodio, che negli scorsi mesi avevano ricevuto sia l’esposto dell’Anpi che quello dell’Agenzia del Demanio, hanno accelerato lo sfratto del movimento di ultradestra.

Contro la sede di Casapound è in piedi una procedura di sgombero avviata lo scorso 19 luglio dal Demanio, accompagnata da una denuncia alla procura di Roma. La Corte dei Conti ha calcolato un danno erariale di 4,6 milioni per omessa disponibilità del bene. Non solo. La somma è riferita anche alla mancata riscossione dei canoni da parte del Demanio stesso e del Miur. 

La richiesta del sindaco di Roma

Nei giorni scorsi Virginia Raggi aveva inviato due lettere al ministro della Difesa Lorenzo Guerini e a quello dell’Economia Roberto Gualtieri chiedendo lo sgombero di due occupazioni abusive di Casapound Italia. Si trattava appunto della “storica” sede di via Napoleone III, nel cuore del quartiere Esquilino, e di una nuova occupazione di un complesso edilizio di Ostia, in via delle Baleniere, gestita da un’associazione spalleggiata da Casapound Italia. Al Ministero dell’Economia, proprietario dell’edificio all’Esquilino, la sindaca aveva chiesto lumi circa l’iter di sgombero dell’immobile “occupato illegalmente da 15 anni”. A Guerini la prima cittadina ha chiesto “di ripristinare la legalità negli immobili di Ostia” di proprietà dell’Aeronautica Militare. 

A fine luglio scorso la Raggi era andata di persona a bussare al palazzo dell’Esquilino. La struttura era stata occupata nel 2003. Il primo cittadino nell’estate dell’anno scorso notificò il provvedimento di rimozione della scritta abusiva in marmo sulla facciata, poi cancellata dagli stessi militanti ai primi di agosto per evitare l’intervento coatto dei tecnici comunali. 

Occupati altri stabili 

Resta aperto il secondo fronte. CasaPound, sapendo di poter perdere a breve la sede alle spalle della stazione Termini, a marzo ha occupato una serie di stabili dell’Aeronautica militare in via delle Baleniere, a Ostia. Il ministero della Difesa ha chiesto alla prefettura di procedere con lo sgombero.

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