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Stamina/Abruzzo, Emilio Nasuti:”Io sempre in prima linea ma Vannoni è sparito”

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Dopo le dichiarazioni di ieri fatte a Zone d’Ombra da Andrea Sciarretta, il consigliere regionale Emilio Nasuti si è detto dispiaciuto delle accuse rivoltegli. “Sulla faccenda ci ho messo il cuore prima di tutto il resto” ci ha detto Nasuti. “Mi sembrano fuori luogo certe affermazioni nei miei confronti” ha precisato

Dopo le dichiarazioni di ieri fatte a Zone d’Ombra da Andrea Sciarretta, il consigliere regionale Emilio Nasuti si è detto dispiaciuto delle accuse rivoltegli. “Sulla faccenda ci ho messo il cuore prima di tutto il resto” ci ha detto Nasuti. “Mi sembrano fuori luogo certe affermazioni nei miei confronti” ha aggiunto.

“Non ho mai detto che noi non ci muoviamo fino a quando non c’è la validazione del metodo Stamina” precisa il consigliere regionale riferendosi ad alcune notizia riportate dalla stampa locale. “Ho solo sostenuto una cosa – aggiunge ancora Nasuti – e cioè che il professor Vannoni non sta trattando con l’AIFA ma con il nostro centro di Pescara. Il primario, fin dal primo incontro, ha dato a Davide Vannoni il numero di cellulare invitandolo a chiamarlo nel momento in cui fosse stato pronto a venire in Abruzzo. Gli è stato messo a disposizione l’intero centro” aggiunge ancora Nasuti. 

“Io – ricorda Nasuti – sono un consigliere ed intervengo sulle mie competenze. Mi sono impegnato a portare la risoluzione in Consiglio che è stata votata all’unanimità. Da tempo sto battendo i pugni su tutti i tavoli ma io sono una e non l’unica ruota del carro regionale” specifica Nasuti. 

“La cosa che mi ha ferito profondamente – continua il consigliere – è l’accusa di aver sfruttato il caso di Noemi per fini elettoralistici: assolutamente falso. Questa dichiarazione è stata per me un’accusa gratuita che non mi merito”.

E proprio in queste ore proprio Emilio Nasuti e Franco Caramanico stanno preparando un’interrogazione al presidente Gianni Chiodi per capire quali siano stati le motivazioni che hanno spinto il governatore abruzzese a fare le dichiarazioni in merito a Stamina.

“Né io né nessun altro Vannoni, dall’ultima volta che l’abbiamo avuto in Commissione, l’abbiamo sentito” dichiara Nasuti. “Il professor  Di Bartolomeo si è messo a sua completa disposizione ma, nonostante tutto, non si è fatto più sentire”. Riguardo alle cure compassionevoli “non sono io che devo autorizzarle semplicemente perché non ne ho potere”. Nasuti si chiede:”Quale Regione ha invitato due volte Vannoni in Commissione Sanità? Io – ribadisce il consigliere regionale – non ho altre competenze”. Infine:”io ci ho messo la faccia e ce la sto continuando a mettere. Mi chiedo: dove sono gli altri consiglieri? Io ho fatto due Commissioni in cui è intervenuta anche Nicoletta Verì e, nonostante questo, Vannoni, come detto, è sparito. Perché mi chiedo. La domanda che mi ha sempre mosso per le mie azioni è questa: con chi abbiamo a che fare? Con una persona seria che salva vite umane oppure no? Non posso dare io queste risposte ma gli organi competenti che, a loro volta, devono agire” ha infine concluso Nasuti.

Si tratterebbe di capire, appunto, quali siano state le motivazioni di Gianni Chiodi che lo hanno a spinto a dichiarare che:”La Regione Abruzzo non assumerà alcuna iniziativa ‘di nessun genere’ prima di un definitivo pronunciamento di carattere scientifico validato a livello ministeriale di Stamina”.

Pressioni romane?

ZdO




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