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Assegnate le poltrone delle Autorità Privacy e Comunicazioni (in gran segreto). Barca, amico di Di Maio, va alla Consap

Assegnate le poltrone delle Autorità Privacy e Comunicazioni (in gran segreto). Barca, amico di Di Maio, va alla Consap

Votate in Parlamento le nomine di Agcom e Privacy. Salvatore Barca, amico di Di Maio, finisce a Consip nel ruolo di Amministratore delegato

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Non passa giorno che la politica, in un modo o nell’altro, non pensi alle poltrone. Oggi, il Parlamento ha proclamato i componenti dei collegi di autorità Privacy e Comunicazioni. Dopo oltre un anno di attesa per ritardi e rinvii, i partiti alla fine ce l’hanno fatta.

Pasquale Stanzione, Agostino Ghiglia, Ginevra Cerrina Feroni e Guido Scorza guideranno l’Autorità Garante della protezione dei dati personali.

All’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al Senato hanno scelto Laura Aria portata da Forza Italia, Elisa Giomi sostenuta dai Cinquestelle, alla Camera hanno votato Antonello Giacomelli, candidato del PD, ed Enrico Mandelli.

Per domani è prevista la riunione del collegio dei componenti del Garante privacy per scegliere tra di loro chi avrà il ruolo di presidente. Con ogni probabilità sarà Pasquale Stanzione, essendo il membro più anziano del nuovo collegio. Candidato dal PD è arrivato in pole position anche grazie all’intervento di disturbo creato dalla candidatura di Ignazio La Russa per Fratelli d’Italia.  

Stanzione è giurista e professore universitario di diritto privato che a fine carriera è arrivato a insegnare alla Link Campus University di Roma. Anche gli altri sono candidati blasonati. Agostino Ghiglia, giornalista. Guido Scorza è avvocato, blogger, docente a contratto, si occupa da sempre di privacy e libertà d’espressione. Attualmente Scorza è in forza al Dipartimento per la Trasformazione digitale dove si occupa di  affari legali per conto del Ministro Paola Pisano. 

Le nomine dell’Agcom

Per le nomine all’Agcom, creatura del duopolio televisivo, non si è proceduto all’attivazione di una procedura di autocandidatura pubblica e trasparente. Non si capisce, infatti, come siano stati individuati i componenti del collegio il cui presidente dovrà essere indicato da Giuseppe Conte, d’intesa con il Ministro dello Sviluppo Economico, a valle di un parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti e infine nominato con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nome scelto sarebbe quello di Giacomo Lasorella, vicesegretario generale della Camera, fratello minore della nota giornalista televisiva Carmen Lasorella che avrebbe scalzato il professore Alberto Gambino dell’Università Europea di Roma.

L’Agcom ha il compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e nelle poste.   

Adesso con Elisa Giomi, sostenuta da Vito Crimi, e poi Antonello Giacomelli, Enrico Mandelli insieme a Laura Aria sostenuta oggi da Forza Italia, il collegio Agcom avrà il compito di riequilibrare le fortune italiane delle piattaforme digitali rispetto ai campioni nazionali Rai e Mediaset e agli altri editori. Diventate produttrici di contenuti e non più soltanto piattaforme pubblicitarie, all’indomani di un miliardo di investimenti annunciati in Italia da Google, i membri dovranno occuparsi anche delle nuove frontiere della comunicazione, quelle fatte da social bot, intelligenze artificiali, youtuber, creators ed influencer che si sbracciano su Facebook come su TikTok.

Al presidente della Privacy andranno 240 mila euro, mentre i componenti il 30% in meno. Al presidente dell’AgCom circa 300mila.  

Quando di dice il merito…

E non è finita. Come avevamo riportato qualche giorno fa, i partiti si sono mossi anche per le poltrone di Consip e Consap. Tra questi spunta il commissario straordinario, Domenico Arcuri, che vanta “un piano B”: se non ce la dovesse fare per lui è pronta la poltrona di Cassa Depositi e Prestiti. Poi, per Consap, c’è Andrea Peruzy, attuale numero uno di Acquirente Unico, controllata dal Gestore Servizi Energetici. Spunta Salvatore Barca, nato e cresciuto non lontano da Pomigliano D’Arco e per questo fortunato come quasi tutti quelli che hanno condiviso l’adolescenza con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Barca è stato il segretario generale del Mise di Di Maio e ora viene mandato a fare l’AD di Consap. Tanto che Marcella Panucci, ex DG di Confindustria, avrà il compito di sostituirla.  

Poltrone d’Italia: 365 incarichi da distribuire. Per Arcuri un “doppio incarico”. E spunta l’ennesimo amico di Di Maio da sistemare

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