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Un appartamento trasformato in un punto di ritrovo per tossicodipendenti e per prostitute. Tutto questo al centro della Pescara bene: piazza Salotto.

Massimo Giocondi di 43 anni, che aveva precedenti giudiziari nel campo degli stupefacenti e della prostituzione, è finito in manette dopo un blitz della squadra mobile di Pescara. L’uomo si prostituisce con una clientela maschile vestendosi e truccandosi da donna e indossando sgargianti parrucche. Già nel 2011 Giocondi fu arrestato con altre 37 persone nell’ambito dell’operazione antidroga “Cormorano”. L’indagine questa volta è partita quando l’uomo è stato notato con un cliente in via Gramsci mentre rientrava a casa.  Dopo qualche giorno di appostamenti si e’ capito che nella sua abitazione si ritrovavano diversi tossicodipendenti per cui e’ stata promossa una perquisizione nel corso della quale sono stati sequestrati alcuni sacchetti di cellophane di cocaina purissima, per un totale di sei etti, un bilancino elettronico e alcuni cellulari. L’uomo a quel punto è stato arrestato e condotto in carcere. «La droga avrebbe consentito la preparazione di oltre 600 dosi  per un valore di 30mila euro» ha detto Pierfrancesco Muriana capo della mobile di Pescara. 

DANTE COSENTINO:«IN CASA DI GIOCONDI CON UN ESCAMOTAGE»

Il vice dirigente della mobile ha spiegato che in casa di Giocondi, detto Belen, sono riusciti ad entrare grazie ad un escamotage: approfittando dell’arrivo di un cliente per intrufolarsi nell’alloggio. In tasca dell’uomo sono stati trovati cento grammi di cocaina, più altri 500 grammi nella camera da letto. La quantità di sostanza era destinata ai “clienti” del sabato sera che frequentano locali pubblici e discoteche. Parte della coca avrebbe raggiunto anche il mercato rom. Lo dimostra il fatto che su un involucro ci fosse la scritta “zingaro” cancellata. La droga era in una cassaforte. È stato rinvenuto anche un brogliaccio su cui era annotata la contabilita’ dello spacciatore e dal quale emergeva l’esistenza di crediti di droga per alcune decine di migliaia di euro. Tra le scritte annotate c’era quella che diceva:«restano 11mila euro» in riferimento ad una sola posta. Le indagini su questo brogliaccio proseguono. Il pm che si occupa del caso e’ Valentina D’Agostino.

 

 

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