Francesco Acquaroli
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La partita romana per le candidature regionali del centrodestra si è conclusa alla grande. Alla Regione Marche è stato ufficializzato Francesco Acquaroli, il nostalgico del ventennio.

La Marcia su Roma e la cena

Sì perché il candidato governatore era presente, lo scorso 28 ottobre, ad Acquasanta Terme alla cena organizzata dal segretario provinciale di FdI, Luigi Capriotti, per celebrare la Marcia su Roma guidata da Benito Mussolini nel 1922. Sulle tavole c’erano menu con fasci littori e foto del Duce ed altri riferimenti al fascismo. La Marcia su Roma fu un appuntamento che segnò, di fatto, l’inizio della dittatura fascista in Italia. La cena è stata organizzata, tra l’altro, a pochi chilometri dalle frazioni di Pozza e Umito, località in cui l’11 marzo 1944 i nazi-fascisti massacrarono 42 persone, 12 abitanti del luogo e 30 partigiani. Tra le vittime, anche una bambina di 11 mesi, bruciata viva.

Alla cena di commemorazione era in realtà un’assemblea di Fratelli d’Italia organizzata da Capriotti “per parlare, insieme ad alcuni militanti del partito, dei principali problemi del nostro territorio, con un’attenzione particolare alla questione relativa alla ricostruzione post sisma”.

Acquaroli a quella cena era con altri uomini potenti dell’area di centrodestra. Ad esempio c’era il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, il suo vice Giovanni Silvestri e il vice-sindaco di San Benedetto del Tronto, Andrea Assenti.

Acquaroli, in seguito alle polemiche per la cena, tentò di mettere una pezza ma non gli riuscì molto bene. “La realizzazione del menù presente alla cena di ieri sera ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, è un’iniziativa che non ha nulla a che fare con Fratelli d’Italia e che è stata presa senza averla condivisa con il partito. Noi non ne eravamo a conoscenza e ne prendiamo le distanze”.

Cena a sua insaputa

Insomma, Acquaroli era presente a una cena probabilmente a sua insaputa. Poi, informato del fatto, ha preso le distanze da una cena a cui ha partecipato.

Il partito della Meloni, però, si è spinto oltre. Infatti la leader di FdI ha deciso di affidare il governo regionale ad Acquaroli che, fino a prova contraria, un incarico ce l’avrebbe: è, infatti, onorevole della Repubblica. Vabbè, ma si sa che ai politici nostrani piace caricarsi di lavoro e prendere incarichi per occuparsi al meglio dei cittadini.

“Acquaroli è il miglior candidato per la Regione Marche” hanno tuonato da Roma i leader del centrodestra Meloni, Berlusconi e Salvini. Sarà sicuramente così ma qualche dubbio politico viene. In effetti il candidato è stato deciso a Roma insieme agli altri candidati di alcune città del Centrosud fra cui Reggio Calabria, Andria, Chieti, Macerata, Matera, Nuoro. Il metodo ricorda un po’ il manuale Cencelli da prima Repubblica.

“Ringrazio i leader Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per il sostegno e la fiducia alla mia candidatura a governatore” dice Acquaroli. “Un ringraziamento particolare – aggiunge il candidato – va al presidente Giorgia Meloni che fin da subito aveva indicato il mio nome sul tavolo nazionale. Oltre ad essere un orgoglio, questa candidatura rappresenta una grandissima responsabilità per dare alla nostra regione una nuova opportunità. Io ce la metterò tutta, continuerò a lavorare assieme a tutti coloro che contribuiranno a scrivere questa nuova straordinaria pagina e a restituire una speranza vera alle Marche. Economia, lavoro, sanità, ricostruzione post-sisma e infrastrutture: da qui ripartiamo per liberare le Marche dal malgoverno del centrosinistra”.

A noi (ops…) non ci resta che seguire le cene di Acquaroli e vedere chi partecipa.

 

di Antonio Del Furbo

antonio.delfurbo@zonedombratv.it

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