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La polemica politica scoppiò nel 2011 a Vasto e finita nelle aule di Giustizia del Tribunale dell’Aquila tra Stefano Moretti e Tonino Giallonardo, ex coordinatore regionale della Lega Nord Abruzzo.

Questa mattina l’epilogo della vicenda giudiziaria che si è conclusa con una sentenza di assoluzione con formula piena per Moretti. Il Tribunale dell’Aquila, nella persona del Giudice Grieco, ha accolto la tesi dell’Avvocato Emanuela De Nicolis difensore di Stefano Moretti, imputato del reato di diffamazione per aver offeso, a detta dell’accusa, la reputazione di Giallonardo Tonino in una nota redatta e pubblicata sul portale on line Abruzzo 24 ore. Moretti avrebbe accostato il nome di Giallonardo padre a quello del figlio coinvolto in una indagine per Camorra.

La Procura Antimafia di Napoli indagò il figlio Maurizio, imprenditore lancianese, per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ottica dell’operazione Untouchables in cui finirono arrestati sei imprenditori campani vicini ai casalesi per presunti affari sul post-terremoto dell’Aquila. All’epoca Tonino Giallonardo era coordinatore regionale della Lega Nord Abruzzo e Moretti referente cittadino per Vasto. Fu proprio Moretti, all’indomani dell’inchiesta della Procura di Napoli, a chiedere la testa del segretario regionale. 

Lo scandalo giudiziario che ha colpito la Lega Nord Abruzzo – scriveva Moretti – e che ha visto il nome del Movimento infangato su tutti i giornali a causa del fatto che tra gli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa c’è un imprenditore abruzzese, Maurizio Giallonardo, di Lanciano, figlio del coordinatore regionale del nostro movimento, accusato di avere fatto da prestanome a diversi affiliati al clan dei casalesi dimostra la reale necessità di prendere seri provvedimenti in merito“. E aggiungeva:”Per questo si chiede l’immediato intervento del Segretario Federale On. Umberto Bossi in quanto i due Deputati incaricati di gestire la nascita della Lega Nord Abruzzo hanno palesemente dimostrato di non avere in mano il controllo della situazione. Questo significa che si deve immediatamente procedere all’azzeramento di tutte le nomine e se si vuole realmente che la Lega Nord cominci il proprio cammino nella nostra Regione bisogna valutare attentamente tutti i passi da fare ma soprattutto ci si deve opporre fermamente al quel sistema politico che c’è in Abruzzo e che ha visto portare diverse volte all’arresto in massa di giunte regionali.” Quindi l’appello finale:”Si chiede nuovamente al Ministro Maroni di prestare particolare attenzione alla nostra terra in quanto il sistema politico che abbiamo favorisce quotidianamente l’infiltrazione della malavita organizzata“.

Per questo Moretti fu citato in giudizio il 26 novembre 2011 con l’accusa di aver offeso la reputazione di Giallonardo Tonino per averlo accostato al clan dei casalesi e a quello del figlio coinvolto nell’indagine.

ZdO

 

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