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La donna riacquista la libertà grazie al giudice Maria Carla Sacco. Non esistono più le condizioni per tenere l’ex segretaria di De Fanis all’obbligo di dimora.

La donna riacquista la libertà grazie al giudice Maria Carla Sacco. Non esistono più le condizioni per tenere l’ex segretaria di De Fanis all’obbligo di dimora. E, contro il parere, si è espresso il pm Giuseppe Bellelli che, già a novembre scorso, si era opposto alla revoca dei domiciliari.

Lucia Zingariello, secondo la Procura, era complice dell’ex assessore De Fanis nelle attività illecite. Zingariello era finita agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, truffa e peculato. Oggi è arrivata l’ennesima buona notizia, per la donna, della revoca dell’obbligo di dimora ordinata dal gup del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco. Una vicenda giudiziaria esplosa sui media a suon d’intercettazioni ma che, finora, non ha aggiunto nulla all’inchiesta. Un processo mediatico in pieno stile diffamatorio partito da quotidiani e giornalisti Rai regionali filo-procura. Attendiamo gli sviluppi della vicenda e attendiamo di vedere i pezzettini del contratto d’amore strappato e trovato a casa della Zingariello. Siamo fiduciosi che i grandi giornalisti d’inchiesta al soldo di De Benedetti troveranno documenti da mostrare. “Mi misi in aspettativa e accettai il lavoro perché avrei potuto gestire meglio i miei problemi perché dovevo lavorare per 3 giorni” ha dichiarato la Zingariello. “De Fanis mi propose il lavoro, anche se non ho mai partecipato alle sue campagne elettorali, anzi io ho la tessera del Pd. Ora la mia vita è un incubo. Non vado più in giro per il mio paese. Ricevo telefonate anonime, gente che mi vuole incontrare, che mi insulta. L’impatto dell’arresto sulla mia vita è stato devastante, perché sono mamma di una bambina piccola”. La donna è libera perché Sacco ha tenuto conto, tra le altre cose, delle sue condizioni di salute. Una condizione abbastanza grave da luglio del 2013, quindi ben prima dell’esplosione del caso.

ZdO

 

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