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B.D.B questo il nome della ragazza che ha compiuto il folle gesto nella notte tra lunedì e martedì a Fara Filiorum Petri (Ch). Oscuri al momento i motivi che hanno indotto la ragazza al suicidio.

B.D.B questo il nome della ragazza che ha compiuto il folle gesto nella notte tra lunedì e martedì a Fara Filiorum Petri (Ch). Oscuri al momento i motivi che hanno indotto la ragazza al suicidio. La giovane abitava con la madre  al quarto piano di un palazzo del piccolo borgo. I familiari non si sono accorti di nulla perché già dormivano. Il corpo della donna è stata ritrovato senza vita la mattina dopo.

Nessun messaggio che spieghi il gesto

Nessuno ha compreso cosa abbia portato la donna al gesto estremo. Attoniti i familiari, madre e due sorelle, e il fidanzato. Il sindaco del paese, Domenico Bucciarelli, ha chiesto alla comunità un momento di raccoglimento e riflessione revocando le autorizzazioni per feste e spettacoli.

Le parole del sindaco su facebook

«Carissimi, le parole possono sembrare superflue in una tristissima circostanza come questa, ma siamo invitati a farci coraggio gli uni gli altri.
Su quanto è accaduto, cerchiamo tutti quanti di abbandonare qualsiasi riferimento al passato, e soprattutto nessuno attribuisca a se stesso colpa alcuna per non essere riuscito in qualche modo a sventare questo terribile atto.
Certo, sarebbe stato molto consolante se qualcuno fosse arrivato in tempo a frenare la sua corsa, tuttavia la colpa non è di nessuno! Ciascuno ha fatto quanto ha potuto.
Nessuno di noi può accertare con sicurezza quello che vi era nel suo cuore…
La tristissima circostanza costituisce però uno stimolo per tutti noi, in primo luogo affinché si fomenti nelle nostre case la dimensione del dialogo reale fra genitori e figli: cerchiamo di stare un po’ di più uniti in famiglia e di comprenderci reciprocamente nei nostri problemi e negli assilli del quotidiano; è auspicabile che i giovani in famiglia si aprano con maggior fiducia ai loro genitori nell’esporre con fiducia e senza riserve i loro problemi, fossero anche quelli più banali e che a loro volta gli adulti siano solleciti e pazienti nel porsi all’ascolto dei giovani, delle loro problematiche senza trascurare alcuna delle questioni che essi rivolgono loro. 
Fra giovani coetanei, occorre che non ci limiti alla battuta, allo scherzo o alla pizzeria nelle continue interazioni di ogni giorno, ma che si abbia la disponibilità a guardarsi maggiormente negli occhi e a confidarci gli uni gli altri i nostri problemi, le nostre aspettative, le aspirazioni… Che vi sia insomma maggiore serietà nell’ascolto e nella condivisione.
Ripeto che nessuno di noi ha la colpa di quanto è accaduto; ma simili episodi sono comunque da attribuirsi ad una struttura sociale sempre più indifferente alle problematiche individuali, che tende a trascurare le ansie della persona. E contro di essa occorre che tutti esterniamo la nostra disapprovazione.
Occorre inaugurare un nuovo futuro recando nel cuore ideali e propositi nella continua sfida di questo mondo ingrato e perverso».

 

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