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Con una ordinanza a firma del comandante Luciano Pozzolano, la Capitaneria di Porto rende noto che a partire da domani prenderanno il via i lavori per liberare il porto da una parte di sedimenti che si sono accumulati nella darsena e che impediscono alle imbarcazioni di entrare e uscire.

Si tratta di una operazione finalizzata a ripristinare la navigabilita’ del porto, chiuso da febbraio dello scorso anno a causa del mancato dragaggio. Tecnicamente l’intervento prevede lo spostamento dei sedimenti lungo la tratta compresa tra l’imboccatura del canale portuale tra i due moli guardiani e l’imboccatura sud est del porto di Pescara. Il materiale che sara’ spostato andra’ depositato in zone, sempre sommerse, che hanno la stessa classificazione, dal punto di vista della composizione. «Questi non sono i lavori di dragaggio vero e proprio – dice Mimmo Grosso in rappresentanza della associazione Armatori Pescara ma si tratta solo di un intervento per liberare l’avamporto da 25mila metri cubi di materiale. Puo’ essere un aiuto ma per noi il problema e’ dentro il canale. Hanno chiesto la nostra collaborazione e la daremo, non faremo nulla contro questo intervento. Siamo disposti a tutto per di tornare in mare ma ci servono garanzie». L’intervento sara’ eseguito dalla Societa’ italiani dragaggi (Sidra), la ditta che si e’ aggiudicata l’appalto del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il dragaggio del porto di Pescara (per un totale di 200mila metri cubi). L’intervento di dragaggio vero e proprio prevede il prelievo del materiale dai fondali da riutilizzare o destinare in discarica.

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