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Sono riprese questa mattina a Città Sant’Angelo (Pescara) le operazioni di messa in sicurezza, da parte di vigili del fuoco, carabinieri, e artificieri della polizia, dell’area di Villa Cipressi interessata ieri mattina a più esplosioni nella ditta dei fratelli Di Giacomo che si occupa da decenni di fuochi pirotecnici.     

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Sono riprese questa mattina a Città Sant’Angelo (Pescara) le operazioni di messa in sicurezza, da parte di vigili del fuoco, carabinieri, e artificieri della polizia, dell’area di Villa Cipressi interessata ieri mattina a piu’ esplosioni nella ditta dei fratelli Di Giacomo che si occupa da decenni di fuochi pirotecnici. Nell’incidente ha perso la vita un 22enne di questa ‘dinastia’, Alessio, e tre persone, tra cui il padre e lo zio, sono tuttora disperse. Enormi i danni non solo alla fabbrica, che è andata distrutta, ma anche alle abitazioni di tutta la zona, raggiunte da detriti e dall’onda d’urto. Il boato si è sentito a decine di chilometri di distanza.

Questa mattina i carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che si occupano delle indagini, hanno depositato una informativa preliminare in Procura, a Pescara, e si attendono direttive del magistrato di turno, Giusti, che ieri ha raggiunto Villa Cipressi con il procuratore aggiunto Tedeschini. Sul caso è stata aperta un’inchiesta e si è proceduto al sequestro dell’area. Le forze impegnate sul posto si augurano di terminare in giornata le operazioni di messa in sicurezza per poi procedere alla rimozione delle macerie e quindi alla bonifica, con l’arrivo dei Ris. Nella notte, a causa della brezza, c’è stato il pericolo di ripresa del fuoco per cui è stato necessario attivare il Canadair, in azione già da ieri sulla vasta area interessata al rogo. Al momento del materiale sta bruciando, ma sotto le mani esperte degli artificieri. Nell’area c’è ancora un deposito inesploso per cui la situazione è di forte rischio.

Nelle ultime ore sta circolando l’ipotesi che l’esplosione di ieri sia partita dal deposito giudiziario contenuto nell’area aziendale dei fratelli Di Giacomo ma per gli esperti è improbabile che le cose siano andate così, considerato che quel materiale non viene movimentato, dopo il sequestro da parte delle forze dell’ordine, e la lavorazione di fuochi pirotecnici avviene altrove. Si attende l’arrivo a Pescara del comandante nazionale dei vigili del fuoco. Alcuni pompieri, impegnati massicciamente per tutta la giornata su questa collina andata distrutta, sono rimasti feriti, travolti dalla seconda esplosione.

Dopo l’intervento degli artificieri, che è attualmente in corso a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo (Pescara), prenderà il via il lavoro di ricerca dei vigili del fuoco e di rimozione delle macerie. Lo si apprende dai vigili del fuoco impegnati sul posto, che hanno incontrato nell’area limitrofa al rogo il colonnello Francesco Carleo, della compagnia provinciale dei carabinieri di Pescara. Non è ancora chiaro da dove si partita l’esplosione, succeduta da altri botti. Qualcuno parla di quattro boati, qualcuno di due, considerato che un paio almeno sono avvenuti in tempi ravvicinati. L’impianto dei Di Giacomo, spiegano sempre i vigili, era realizzato su più strutture. Ne è saltata prima una e poi le altre; si sta ancora lavorando per capire la dinamica dei fatti.

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