Sergio De Gregorio
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Tra le 9 persone arrestate questa mattina spicca il nome di Sergio De Gregorio, ex senatore in quota Pdl. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sono stati sequestrati beni per 480mila euro e scoperto un giro di estorsione e riciclaggio.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip. Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo e in concorso, estorsione a proprietari dei locali del centro di Roma, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro. Per De Gregorio c’è la misura cautelare in carcere. 

Oltre agli arresti sono stati eseguiti il sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parti del patrimonio aziendale di alcune società ed un sequestro di circa 480mila euro. 

L’origine dell’inchiesta

Tra le vittime dell’estorsione i titolari di un bar in via Chiana e uno in via Flavia. I proventi sarebbero poi stati investiti nelle società, la Apron, la Italia Global Service, Pianeta Italia, Ittica italiana e Italia Comunicazione che gestisce il magazine online Pianeta Italia News.

Le indagini partono dalla denuncia del titolare dei bar di via Chiana che racconta di aver subito una richiesta indebita di denaro per 80 mila euro. I riscontri con intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’estorsione. Il gruppo avrebbe minacciato la vittima di far apporre i sigilli al locale.
Nell’inchiesta è coinvolto anche Pietro Schena, considerato il braccio destro di De Gregorio. Sarebbe stato lui a inviare presso il bar come emissari i due militari della Marina.

Sergio De Gregorio è anche giornalista.

Ha iniziato la sua carriera nel 1977, collaborando fino al 1980 con la redazione cronaca di Napoli di Paese Sera. Nello stesso periodo è autore, conduttore ed inviato di Al rogo, al rogo, trasmissione radiofonica di Radiouno, ed inviato di Chiamate Roma 3131, in onda su Radiodue.

Le collaborazioni con la Rai proseguono come autore, conduttore e inviato di numerosi programmi come Droga che fare (Raitre), Giallo con Enzo Tortora, Dario Argento ed Alba Parietti (Rai 2), Domenica In (Raiuno), Linea diretta con Enzo Biagi (Raiuno).

Le sue collaborazioni proseguono anche con Mediaset come inviato di Linea Continua con Rita dalla Chiesa (Retequattro) e de L’istruttoria con Giuliano Ferrara (Italia Uno).

La sua carriera politica inizia negli anni ’90 con l’iscrizione al Psi e il passaggio a Forza italia.

Alle politiche del 2008 De Gregorio è eletto senatore della Repubblica per il PdL. È stato, tra gli altri incarichi, assistente parlamentare al Parlamento europeo e Presidente della Commissione Difesa.

Procedimenti giudiziari

Nel 2007 De Gregorio è indagato dalla Procura antimafia di Napoli per i reati di riciclaggio e favoreggiamento della camorra. Il 25 febbraio 2008 è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione. Le indagini nascono tutte in Campania. La Guardia di finanza scopre, durante una perquisizione a carico di Rocco Cafiero detto “‘o Capriariello”, ritenuto un componente del clan Nuvoletta, una serie di assegni firmati o girati proprio da De Gregorio.

L’8 aprile 2008 De Gregorio è iscritto nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio.

Dopo una serie di altre vicende giudiziarie, il 6 giugno 2012 il Senato vota la nuova relazione Sanna (Pd) favorevole a concedere gli arresti domiciliari nei confronti del senatore De Gregorio nell’ambito dell’inchiesta “Lavitola”.

De Gregorio, l’11 marzo 2013, parlando con i giornalisti del suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla presunta compravendita dei senatori, ammette di aver preso due milioni di euro in nero per il suo passaggio al centrodestra nel 2007.

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