Eurogruppo: Mes senza condizioni. Intanto vincono Germania e Olanda al primo round
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Seppur dalle parti del Governo si dica che non è ancora successo nulla, e che la partita sul Mes è solo rinviata, sul primo round a decidere sono stati i Paesi del nord, Germania in testa. Si utilizzeranno anche le risorse del Mes, infatti, per aiutare i Paesi come l’Italia in difficoltà dopo la chiusura delle attività economiche per coronavirus.

Ieri sera l’Eurogruppo ha approvato all’unanimità una proposta accettata anche dall’Italia e che metterà sul piatto 500 miliardi di euro. Gli occhi, ora, sono puntati sull’approvazione finale che spetterà ancora al consiglio di Europa.  

Cosa vuol dire MES senza condizioni?

Proprio i Paesi dell’UE si sono dati battaglia sul Meccanismo Europeo di Stabilità, ovvero sul fondo salva-Stati. Un piano che al governo italiano e a quello spagnolo non piace ma è fortemente voluto da Amsterdam e Berlino. L’Olanda fino all’ultimo minuto ha spinto per inserire prestiti a 5 e 10 anni con alta condizionalità, dunque con condizioni piuttosto stringenti.  

Il punto d’incontro, però, alla fine è stato trovato e l’Eurogruppo ha dato via libera a un Mes senza condizioni.  

I Paesi dell’Unione europea potranno utilizzare questa flessibilità soltanto per finanziare le spese sanitarie riguardanti il coronavirus, dirette o indirette, o per sostenere i costi di prevenzione e cura della malattia. Sostanzialmente il Mes non prevederà condizioni, ma solo per le spese mediche riguardanti l’emergenza COVID-19. Il fondo, ha spiegato il ministro delle finanze olandese, Wopke Hoekstra, sarà accessibile anche per forme di sostegno economico, ma in quel caso scatterà la condizionalità.

“I giorni scorsi sono stati intensi, ma abbiamo raggiunto un buon risultato all’Eurogruppo. Abbiamo trovato un accordo sensato per i Paesi Bassi e per l’Europa, per far fronte alle conseguenza del coronavirus” ha commentato il ministro.

Conte: “Ho una sola parola”

“Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà” ha spiegato il premier Giuseppe Conte su Twitter per ribadire che la battaglia sugli eurobond non è affatto persa.

La precisazione, sempre di questa mattina, anche del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha chiarito che l’esito dell’Eurogruppo di ieri sera è solo “un ottimo primo tempo”. Ma, ha aggiunto, “ora dobbiamo vincere la partita in Consiglio europeo”. Uno dei quattro strumenti dell’accordo è, infatti, il “Recovery Fund” che l’Italia chiede di mettere in campo “con la possibilità di dotarlo di risorse attraverso gli eurobond”, aggiunge il ministro. Quanto al Mes, Gualtieri dice che “è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del Pil, che può essere attivato senza condizione”. Per l’Italia si tratta di 35 miliardi disponibili fino alla fine dell’emergenza.

Nonostante le parole rassicuranti del premier e del ministro, dopo l’esito dell’Eurogruppo si è registrato qualche imbarazzo nella maggioranza. “Chiariamo bene una cosa: il Mes non è stato attivato. Chi lo dice fa male al Paese. E’ stata solo fatta una proposta” ha detto Vito Crimi, capo politico pentastellato. In ogni caso, ha aggiunto, “noi non accettiamo il Mes perché le condizioni non ci sono ora ma ci saranno: il testo dice di no ma il Trattato dice di sì. Noi riteniamo il Mes uno strumento non idoneo ad affrontare la crisi: non adesso ma nel futuro.”

Di admin

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