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Stefano Moretti si sfoga su facebook e crea tensione tra i suoi amici. Al centro della polemica la volontà di uccidere chi ha portato al disastro economico la nostra regione:«chi ci ha portato alla povertà e continua a dissanguarci. Il primo che mi capiterà a tiro».

Stefano Moretti, ieri sera, non l’ha mandata di certo a dire cosa pensa della situazione economica e politica nazionale e, soprattutto, regionale: una nazione nel dramma più profondo. Erano circa le 22.30 quando abbiamo letto lo stato facebook di Moretti:«ho tre figli stupendi e ringrazio Dio per questo dono che mi ha fatto. Ho una moglie bellissima e non è il film di Pieraccioni. Lavoro solo io e fino ad oggi, seppur tra mille difficoltà, sono riuscito a mandare avanti la baracca. Nel momento in cui questo non sarà possibile di certo non mi ucciderò ne tanto meno mi metterò fuoco ma giuro solennemente che ammazzerò il primo di quei bastardi che ci ha portato alla povertà e continua a dissanguarci. Il primo che mi capiterà a tiro. Dopo averlo fatto fuori mi costituirò e venderò la mia storia ad un talk show televisivo e con i soldi darò nuovamente speranza alla mia famiglia». Frasi che non hanno bisogno di commento ma che a noi, nel momento della lettura, ci ha lasciati basiti e con il cuore in gola. Il presidente dell’Osservatorio antimafia della Regione Abruzzo, oltre ad essere attivista politico e personaggio molto attento alle dinamiche criminali dell’area vastese, è anche un libero professionista che, probabilmente come tutti noi, non vede un futuro roseo per sè e i propri figli. Moretti, raggiunto da noi al telefono, ci spiega che a questa sordità generale della politica verso i problemi reali del paese bisogna porre un freno, sensibilizzare nel modo più violento possibile le masse affinché la gente capisca cosa sta succedendo. Perché uccidersi o togliersi la vita e dare soddisfazioni a chi ha portato i cittadini ad atti estremi? Meglio una pallottola in fronte a chi invece ha creato tale sistema. Questo sembra essere il pensiero-provocazione di Moretti. Anche se “l’attacco” arriva dalla pancia, c’è qualcuno che potrebbe, in questa situazione in cui ci troviamo attualmente, dargli torto? Noi non crediamo. Il gesto provocatorio di Moretti sembra si accosti alla storia del “capitan sventura” Schettino che, dopo aver “ucciso” 32 persone, fu pagato da quei “gran geni” di “quinta colonna” (programma tv di canale 5 ndr) per raccontare agli italiani quanto lui fosse idiota. 

Nonostante tali affermazioni sulla bacheca di Moretti si legge:«bravo Stefano tutti ti verranno dietro io sono la prima». E ancora:«Nella nostra bell’Italia anche la tua bella storia troppo uguale a tante altre non riscuoterebbe successo…da noi i drammi familiari servono solo a sparlare…non a riflettere!..purtroppo». Libellula aggiunge: « ABBIAMO UN BANCHIERE CONTABILE CHE FA I CONTI CON I PORTAFOGLI DI TUTTI NOI EMARGINATI E NON EMARGINATI UGUALE PER TUTTI SENZA DISTINZIONE COME I NAZISTI». Quindi Moretti aggiunge:«Nicola hai ragione ma si toccherà il fondo…..è come un’eruzione esplosiva di un vulcano: la camera magmatica si riempe di lava e comincia a salire lungo il condotto principale fino ad arrivare alle rocce che ostruiscono la bocca del cratere. Intanto il terreno intorno al vulcano comincia a gonfiarsi ed alzarsi sotto la spinta del magma che riempe sempre più la camera e genera pressioni enormi. Improvvisamente il tappo viene disintegrato dalle enormi forze che si liberano scaraventando lapilli e rocce a centinaia e centinaia di metri in altezza…….questo è quello che accadrà se non risolveranno la situazione: sarà una rivolta improvvisa e violenta». Il “muro” diventa incandescente e, tipo trama di un film noir, procede con una serie di dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei politici:«sti PORCI DI MERDA dei politici si dovranno IMPICCARE da soli perché sarà una morte più veloce». Ancora Moretti:«Considerate che le famiglie delle persone che si sono uccise e date fuoco non sono state per niente aiutate…….c’è stata solo la solidarietà della gente e basta…….alla politica non è interessato niente.l’Italia ha firmato il fiscal compact con il quale si impegna per 20 anni ad abbattere di 45 mld di euro l’anno il proprio debito pubblico. In questo modo tra 20 anni dovremmo riuscire ad avere lo stesso rapporto debito-PIL che ha la Germania. Il problema è come recuperare questi 45 mld di euro ogni anno. Le strade sono due: taglio della spesa pubblica oppure nuove tasse. Entrambe portano al fallimento perchè non favoriscono nuovi investimenti. Infatti il taglio della spesa pubblica diminuisce i servizi e l’aumento delle tesse scoraggia l’affluenza di capitali freschi». Al centro della discussione insomma c’è di tutto: politica, informazione, economia e, soprattutto, equitalia ovvero la vera rovina delle famiglie italiane. La società pubblica di “strozzinaggio di Stato” voluto da destra e sinistra che ha “ucciso” padri di famiglia, imprenditori, anziani continua a distruggere incessantemente l’orgoglio dei cittadini. Una macchina da guerra che stritola gente onesta e mangia le loro ossa: il cosiddetto crimine di Stato legalizzato. In America la pena di morte, in Italia Equitalia. Intanto anche in queste ore, mentre scriviamo il nostro articolo, su rete 8 un “imbalsamato” giornalista conduce un finto ring tra “morti politici” che parlano del nulla. Il vento del cambiamento che li polverizzerà è in arrivo: fate spazio, servi!


di Tranquillità e Ragione

 

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