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Partita da poco la quarta votazione, vedremo se il Pd manterrà la linea su Prodi o accetterà la proposta del 5 stelle

In tutta questa baraonda elettorale per rimpiazzare Napolitano al Quirinale, dobbiamo sorbirci anche le dichiarazioni di Nazario Pagano che è riuscito a dichiarare:«L’elezione di Romano Prodi rischia di spaccare il Paese, dividere il popolo e creare uno stato tensione di cui l’Italia non ha certo bisogno. Hanno preferito ascoltare la pancia del loro elettorato più oltranzista piuttosto che pensare agli interessi della nazione. Una responsabilità gravissima». Basta che uno viene nominato grande elettore dal Consiglio regionale dell’Abruzzo e subito si monta la testa. Partono le dichiarazioni di levatura nazionale per darsi un tono ma, spero, che Pagano abbassi piuttosto il volume risparminadoci le sue uscite. Poi arriva la dichiarazione di Silvio Berlusconi:«Pd antidemocratico». Olè. Poi ai suoi:«Non partecipare al quarto scrutinio» e anche la Lega aderisce. Intanto la soglia si abbassa a 504 voti per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Grillo dal suo blog urla e chiede a Bersani:«Perché il no inflessibile a Rodotà da parte di Bersani?» Poi aggiunge:«Forse perché non corruttibile? Il suo curriculum è di tutto rispetto – prosegue Grillo.
Ha insegnato nelle università di Macerata, Genova e Roma, dove è stato professore ordinario di diritto civile e gli è stato conferito il titolo di professore emerito. Ha insegnato in molte università europee, Stati Uniti d’America, America Latina, Canada, Australia e India. Professore invitato presso l’All Souls College di Oxford e la Stanford School of Law. Insegnato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Collaborato con il Collège de France. Laurea honoris causa dall’Università Michel de Montaigne Bordeaux 3 e dall’Università degli Studi di Macerata. Ha scritto e curato numerosi saggi, tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese.
Troppo colto? Troppo indipendente? Troppo onesto? Troppo popolare? Troppo presidente di tutti? Troppo pericoloso per i processi di Berlusconi? Troppo intransigente verso scandali come MPS? Io vorrei una risposta da Bersani, non lo capisco, non riesco a capacitarmi del fatto che il suo partito non voti Rodotà. Proviene dalla sua area politica. E’ un uomo integerrimo. Se votato da Pd, Sel e M5S dal quarto turno avrebbe la maggioranza necessaria per essere eletto.
Perché no? Bersani questo lo devi spiegare al Paese. Perché no? Se non c’è un motivo allora significa che ci sono dei motivi inconfessabili. Perché no Bersani?». Intanto in area centrodestra regionale si ragiona sul fatto che dietro l’eliminazione di Marini e Rodotà ci sia una grande regia. Si vocifera che il leader maximo possa rispuntare dal nulla. Se fosse vero ci sarebbe già un accordo segreto tra Pd e Pdl e Grillo rimarrebbe all’angolo. 

RISULTATI TERZO SCRUTINIO

Questi i risultati del terzo scrutino alla Camera per l’elezione del Presidente della Repubblica, cosi’ come annunciati all’Aula dalla presidente della Camera, Laura Boldrini: 250 voti a Rodota’, 34 a Massimo D’Alema, 22 a Prodi, 12 a Napolitano, 9 a Cancellieri, 8 a Sabelli Fioretti, 7 a De Caprio, 6 a Marini, 5 a Mussolini, 5 a Palmieri, 4 a Bonino, 4 a Chiamparino, 4 Merlo Ricardo, 3 a Borletti Buitoni, 3 a Casaleggio, 3 a Cicchitto, 3 a Colombo Gherardo, 3 a Leo Ermanno, 2 Castagnetti, 2 a Di Giovanpaolo, 2 a Martino. 44 i voti dispersi, 465 le schede bianche, nulle 47.

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