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Ennesima tragedia sfiorata in una scuola italiana, nonostante il governo continui a dire che la sua priorità è l’edilizia scolastica.   

“L’edilizia scolastica è tra le priorità dell’azione di Governo” si legge sul sito governativo Italia Sicura . Ed “è per questo che è stata creata una struttura di Missione che assicura il coordinamento tra diversi Ministeri e garantisce l’impulso ed il coordinamento di varie linee di finanziamento, come anche il sostegno agli Enti locali, che operano nella gestione diretta delle scuole.”

Evidentemente, però, qualcosa non funziona. Sì perché, a parte i gufi che Renzi cita un giorno sì e l’altro pure, le scuole continuano a crollare. Oggi è accaduto a Ostuni dove un pezzo di soffitto di 5 metri quadrati dell’aula di una scuola elementare, inaugurata quattro mesi fa, è venuto giù durante una lezione.

I bimbi della seconda elementare erano tutti in classe e stavano seguendo la lezione quando d’un tratto il pezo d’intonaco di uno spessore di 3 centimetri si è staccato colpendo 7 bambini per fortuna in maniera non grave. Nella scuola ci sono 687 bambini, di cui 462 della elementare e 225 della materna.   

IL CROLLO

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Il premier Matteo Renzi aveva promesso 3,5 miliardi per risistemare l’edilizia scolastica ma i soldi alla fine sono spariti. secondo i dati diffusi dal governo, solo nel 2014 sono stati effettuati oltre di 7 mila interventi investendo 150 milioni di euro. Cifra ridotta a 130 milioni nel 2015. A maggio Renzi prometteva 5 miliardi di Euro per le scuole d’Italia ma dal Def (documento di rogrammazione economica) presentato qualche giorno sono scomparsi anche i 500 milioni promessi e nonostante il tesoretto trovato di 1,6 miliardi. “Rinunceremo a molte grandi opere per concentrare gli sforzi sulle opere di manutenzione” ha detto Graziano Del Rio, ministro delle Infrastrutture.

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