La stangata del Fisco: l'Agenzia delle Entrate potrà accedere a conti correnti, catasto e rapporti di lavoro. Pronte oltre 2milioni di lettere
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Con la pandemia alle spalle (si spera) l’Italia torna lentamente alla normalità. E tra le tante attività che riprendono vigore ci sono quelle dei controlli del Fisco.

La macchina anti-evasione tra poche ore entrerà in azione. Il Fisco avrà in mano due liste: una per analizzare il rischio di evasione fiscale all’interno di una determinata platea, l’altra per controllare quei contribuenti che possiedono uno o più rischi fiscali.

L’incrocio dei dati

A breve sarà presto operativo l’incrocio delle banche dati del Fisco e della guardia di finanza con lo scopo dichiarato di combattere il fenomeno dell’evasione fiscale. Tramite una serie di algoritmi sia l’Agenzia delle entrate che le Fiamme gialle disporranno di un vasto dataset in grado di elaborare una lista composta dai nomi dei contribuenti classificati in base al rischio e alla propensione all’evasione. Le liste saranno due in particolare: la prima servirà per verificare se all’interno di una determinata platea esistono concreti rischi particolari di evasione, la seconda raccoglierà invece quei contribuenti che, secondo l’analisi, hanno dei rischi fiscali.

Scattano i controlli

Per l’operatività del modello anti-evasione, il ministero dell’Economia emanerà un decreto. Ovvero un provvedimento che, in realtà, sarebbe dovuto arrivare entro il mese di marzo dello scorso anno, ma che ancora non ha visto la luce. Si è dovuto attendere il “via libera” del Garante della privacy, che aveva inizialmente espresso forti perplessità sulla misura, specie per quanto riguarda il trattamento dei dati. Un modello quello del Fisco molto invasivo. Ma alla fine il Garante ha dato l’ok al provvedimento.

Nelle intenzioni del ministero dell’Economia c’è, tra l’altro, quello di aumentare del 20% le lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle entrate ai contribuenti per chiedere loro di regolarizzare la propria situazione fiscale. Il Fisco, in sostanza, dovrebbe raccogliere circa il 15% in più delle tasse versate spontaneamente. Per l’anno 2022 si prevede l’invio di ben 2,5 milioni di lettere.

Le due liste

Per giungere all’obiettivo, come è stato detto, Agenzia delle entrate provvederà ad effettuare un incrocio delle banche dati. Secondo l’articolo uno della bozza di decreto elaborata dal ministero dell’Economia, due liste verranno elaborate grazie a degli algoritmi. Il primo dataset, definito di “analisi”, servirà ad individuare i rischi di evasione in una particolare platea di soggetti. Il secondo dataset, definito di “controllo”, conterrà la lista di quei contribuenti che, stando alle analisi, hanno uno o più rischi fiscali. Proprio nei confronti di questa categoria potranno scattare le lettere di compliance o dei controlli mirati.

Si tratta di una sorta di “black list”, che il Fisco potrà conservare per ben dieci anni. In questa lista i contribuenti figureranno con uno pseudonimo ed il loro nomi saranno rivelati solo nel caso di effettivi controlli. Tante le informazioni in mano al Fisco, dalle successioni alle dichiarazioni, dal catasto al patrimonio mobiliare ed immobiliare. E poi depositi, conti correnti, rapporti di lavoro, utenze, spese sanitarie, mutui e premi assicurativi.

Tutto in mano ad Agenzia delle entrate.

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