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La titolare del Viminale ha parlato di numeri sull’immigrazione che, a quanto pare, lei nemmeno conosce. 

“Non siamo di fronte ad alcuna invasione. Basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018. I dati a cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre. Raffrontando gli sbarchi di settembre 2018 e 2019, in effetti l’incremento numerico c’è stato, ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo”.

Così Lamorgese ha chiarito la vicenda. “Nel 2018 i migranti approdati qui con piccole imbarcazioni sono stati circa 6mila, mentre dall’inizio di quest’anno sono circa 7.500, e la tendenza all’incremento s’era registrata già dal mese di aprile. Un fatto importante si è verificato con l’ultimo sbarco della Ocean Viking, in quest’occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta, che comincia quindi a dare i primi risultati”.

Insomma, per Lamorgese “l’invasione di migranti non c’è e i rimpatri aumentano”

Peccato che i numeri siano diversi da quelli che racconta il ministro dell’Interno. Gli sbarchi non solo sono aumentati a settembre ma hanno registrato un segno positivo anche a ottobre, 2.015 contro i 1.007 di un anno fa, ovvero da quando c’è lei. A settembre sono stati 2.498 contro i 947 del 2018. E non è finita. A questi numeri vanno poi aggiunti quelli dall’inizio dell’anno, ovvero a circa 9.600 di gennaio rispetto ai 22mila di tutto il 2018.

I dati ufficiali

Nel 2017 gli sbarchi sono stati di 114.356, per poi passare ai 22.167 del 2018 e ai 9.944 del 2019. Il dato interessante è quello in cui si evince (grafico sotto) che i migranti sbarcati a giugno 2017 sono in numero nettamente superiore a quelli del 2018 e, successivamente, del 2019. Sbarchi che però riprendono una controtendenza a settembre e a ottobre tornando a salire e, addirittura, a triplicarsi rispetto al dato di maggio.

 

Gli arrivi, dunque, sono aumentati ma il ministro Lamorgese nega. Strano, però, che lo stesso ministro dell’Interno si sia attivato con il premier Conte per cercare di trovare una soluzione condivisa sulla ridistribuzione dei migranti in Europa.

Di admin

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