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A luglio di quest’anno prevista la chiusura della sede lancianese.

I vessati di Equitalia posso cominciare a tirare un sospiro di sollievo. L’inizio della fine dell’ente di riscossione per lo Stato comincia a perdere la presa sul territorio e, si spera, sui contribuenti. Le decine di migliaia di suicidi sparsi in tutta Italia per colpa dell’ente statale ormai non si contano più. Conti correnti bloccati, case sequestrate senza nessuna comunicazione ai diretti interessati e, soprattutto, una lunga scia di sangue lasciata in ogni angolo del paese. Imprenditori, piccoli artigiani, liberi professionisti ma anche disoccupati, casalinghe e pensionati sono caduti da nord a sud sotto la scure dell’ente più iniquo e spietato che la mente umana abbia mai potuto pensare. 

L’INIZIO DELLA FINE?

«La sede di Equitalia di Lanciano si avvia verso la chiusura ed è prevista per il mese di luglio prossimo». L’annuncio è stato dato dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Lanciano, Ermando Bozza. La sede verrà accorpata a quella di Chieti e rientra in un riordino generale di Equitalia Centro Spa. Bozza però non si dice d’accordo con questa scelta perché, secondo lui, i contribuenti sarebbero costretti a maggiori spese di spostamento. Come dire: meno rapporto con il cittadino da parte dell’ente e maggiore chiusura nei riguardi delle problematiche dei cittadini. Nell’ufficio di Lanciano operano ben diciotto unità lavorative che servono, oltre che la città frentana un comprensorio molto esteso che riguarda anche il sud dell’Abruzzo. Insomma, dal primo luglio secondo la nota, di fronte a cartelle di pagamento, istanze di rateizzazioni, richieste di chiarimenti, i contribuenti dovranno sostenere ulteriori spese per recarsi presso gli Uffici di Chieti. Se Bozza prende la notizia in maniera negativa, noi auspichiamo che presto vengano chiuse tutte le sedi di Equitalia, rendendo così, un vero servizio al cittadino-contribuente.

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