Lo Stato paga l'affitto della caserma dei carabinieri alla famiglia sospettata di associazione esterna. Cesaro
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Sant’Antimo è il feudo della famiglia di Luigi Cesaro il senatore di Forza Italia con qualche problema con la giustizia. E proprio a Sant’Antimo camorra e politica andavano a braccetto. Appalti e compravendita del consenso si decidono sotto l’influenza dei clan Puca, Verde o Ranucci. Poi c’è un fatto imbarazzante: una caserma dei carabinieri che paga l’affitto alla famiglia Cesaro.

Il potere ha l’odore del cemento. Affari che continuavano oltre i blitz e il carcere.

Ma non è tutto. Un luogo simbolo di legalità e sicurezza, la caserma dei carabinieri della cittadina, è alloggiata – da qualche decennio – in un palazzone di proprietà dei Cesaro. Ben quattro piani, con uffici, parcheggio e abitazioni per militari. Quella tenenza è formalmente della madre del senatore Luigi Cesaro (da pochi giorni morta) e dei suoi fratelli imprenditori. E proprio lì lavoravano e vivevano anche alcuni militari ritenuti infedeli. Come il maresciallo Vincenzo Di Marino, ora mandato in carcere per rivelazione di segreto e favoreggiamento. L’Arma era “in affitto” di quei proprietari. E pare che lo Stato non versasse il canone da tempo.

Può uno Stato versare nelle casse di una famiglia sospettata da anni di concorso esterno in associazione mafiosa?

Il silenzio politico è imbarazzante. Ma il tema reste.

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