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Dopo le intercettazioni telefoniche tra Manuela Pierdomenico e Giorgio D’Ambrosio, rese pubbliche dall’associazione Codici, la Mediass diffonde un comunicato stampa contestando punto per punto le accuse

Dopo il caso denunciato da Codici sulla questione Mediass delle intercettazioni telefoniche di Manuela Pierdomenico, la stessa società diffonde un comunicato stampa in cui contesta punto per punto le accuse fatte dell’associazione dei diritti del cittadino. «La signora Pierdomenico è una collaboratrice esterna dell’azienda e svolge la sua attività in maniera occasionale e non prevalente rispetto alle altre attività nelle quali risulta impegnata, e come tale non ha accesso a nessuna delle informazioni sensibili riguardanti i clienti», chiarisce l’azienda e aggiunge che:«la signora Pierdomenico non ha avuto e non avrebbe potuto avere nessuna possibilità di gestire i clienti, ne’ nella fase contrattuale né in quelle successive, essendo queste attività, come è noto, esclusivamente riservate a persone iscritte all’Albo dei broker assicurativi, sulla base di un preciso percorso formativo e professionale previsto dalle leggi in materia; come è possibile verificare sul sito dell’Isvap, la signora Pierdomenico non risulta essere iscritta ad alcun Albo». A questo punto cadrebbe l’ipotesi accusatoria di D’Andrea in cui definerebbe l’Isvap parte offesa. Resta il fatto che la Pierdomenico, pare, abbia fatto tali affermazioni al telefono con D’Ambrosio:«Ma ti rendi conto questo pezzo di merda di Di Primio, gli abbiamo fatto prendere 3 milioni e mezzo di euro, io sono andata a fare la liquidazione con la compagnia Reale Mutua, 3 milioni e mezzo gli abbiamo fatto prendere, gli abbiamo detto che il danno era per il terremoto mentre il danno era pregresso, il palazzo del Comune, sta per cadere, abbiamo fatto la frode per fargli vedere guarda sindaco ti stiamo dando 3 milioni e mezzo per la città…». Come mai? La Mediass aggiunge:«è noto che nell’ambito delle attività di mediazione assicurativa, la gestione della pratica del sinistro viene regolata direttamente tra cliente e compagnia di assicurazioni. Il ruolo del broker è assistere il cliente nei rapporti con la compagnia al fine di una corretta, equa e rapida valutazione e liquidazione del danno». La Mediass si definisce una compagnia modello non solo in Abruzzo ma a livello nazionale visto che:«le gare “Europee” svoltesi negli anni precedenti, sono state eseguite con la massima forma di trasparenza ed evidenza pubblica nel quale vengono messe a concorrenza le proposte di diverse Compagnie». La società di brokeraggio tiene a soffermarsi anche sul ruolo che le stesse compagnie assicurative hanno:«sono imprese private il cui utile (profitto) è rappresentato dalla differenza tra i premi incassati e i sinistri pagati. Risulta pertanto difficile ipotizzare che una Compagnia sia disposta a pagare un sinistro non in garanzia per gli importi milionari di cui si è letto, se non dopo aver fatto un’attentissima analisi e una reale valutazione dei danni che deve rimborsare». Insomma, tutta la questione della Pierdomenico sono da ricondurre:«ad una conversazione privata senza alcun fondamento oggettivo e riscontrabile nella realtà dei fatti, tale che non sia possibile vedere in alcun modo un qualsiasi coinvolgimento della nostra società». Infine Mediass conclude dicendo che:«sorprende il fatto che, anziché considerare quindi Mediass come esempio virtuoso dell’imprenditoria abruzzese c’è chi, nel mettere in dubbio la correttezza dell’operato aziendale, esprime giudizi fortemente lesivi della sua reputazione, reputazione che non esiteremo a difendere nelle sedi opportune perseguendo chiunque attenti alla nostra onorabilità».

 

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