L’inchiesta sulle nomine della procura di Roma, dunque, si allarga. La Guardia di finanza – su mandato della procura di Perugia – ha perquisito l’abitazione e gli uffici in procura del pubblico ministero Luca Palamara, indagato per corruzione, l’abitazione del suo commercialista e quella di Adele Attisani, persona vicina al magistrato.Il pm della procura di Roma Fava, che è l’autore dell’esposto al Csm che accusa l’ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il suo aggiunto Paolo Ielo, è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento. Per Spina, componente togato del Csm della corrente Unicost, vengono contestati i reati di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.

Viene confermato, stando alle indagini, il ruolo di snodo di Palamara nell’inchiesta. E, a quanto pare, nei prossimi giorni si capiranno meglio le mosse e gli interessi delle correnti della magistratura italiana per la nomina del successore di Giuseppe Pignatone alla guida della Procura di Roma. Una bomba che investirà l’intera magistratura italiana, la sua organizzazione in correnti, i suoi equilibri.