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Il sindaco Attilio Di Mattia non è riuscito a tenere in piedi la sua maggioranza e il prossimo 25 maggio Montesilvano tornerà alle urne. 

Il sindaco Attilio Di Mattia non è riuscito a tenere in piedi la sua maggioranza e il prossimo 25 maggio Montesilvano tornerà alle urne. 

L’economista 37enne è stato abbattuto dal fuoco nemico di 13 consiglieri più uno sparato da un consigliere di maggioranza. Ideatore dello strappo il notaio pescarese Buta. Il tutto avvenuto in piazza Salotto a Pescara dove i consiglieri si sono incontrati per le firme. Tra loro anche Fabio Petricca e Deborah Comardi di Sel.


ATTILIO: BUSINESS MAN

Attilio Di Mattia è nato a Pescara 37 anni fa. Ha una laurea in Economia all’università D’Annunzio e un master in Business Administration alla Saint Joseph University di Philadelphia. Si è trasferito negli Stati Uniti dove ha lavorato per colossi della finanza mondiale, tra i quali l’ING di New York e Los Angeles. 

L’AMMINISTRATORE CHE VOLEVA UNA “CITTA’ PER TUTTI”

In molti ricorderanno i suoi manifesti elettorali sparsi in tutto il territorio alla vigilia delle elezioni comunali di Montesilvano del 2012. Attilio con la penna in mano che la porge verso l’elettore e con slogan tipo:”rinnovare davvero” e “S’io fossi sindaco”. L’Attilio che voleva fare una politica nuova utilizzando al massimo la comunicazione attraverso i social network. Una nuova politica 2.0 insomma. 

LA PASSIONE PER IL RAP

Il volto giovane del centro-sinistra tenne a ribadire più volte che lui è stato da sempre un cultore della musica rap a tal punto da scegliere, come colonna sonora della sua campagna elettorale, un rapper suo concittadino. 

I PASSI FALSI DELL’AMMINISTRAZIONE

Vienna andata e ritorno
Di Mattia, durante i suoi anni di attivismo politico, qualche errore l’ha fatto. Forse più di uno. Quando era consigliere Idv, parliamo dell’anno 2010, Di Mattia volava a spese della Provincia di Pescara per raggiungere la sua sede di lavoro in Austria. Di Mattia, all’epoca viveva a Vienna per svolgere la sua attività di analista finanziario. Ogni tanto tornava per assistere ai lavori Provinciali: il tragitto era: aeroporto internazionale Vienna-Schwechat – Roma Fiumicino – Pescara. Il rimborso con indennità chilometrica era di 1300 euro solo di biglietti aerei per sei mesi. L’Attilio si beccava pure 167 euro come gettone di presenza. E meno male che Di Mattia tornava pochissime volte per partecipare ai Consigli altrimenti sarebbe costato un patrimonio all’intera collettività.
Rifiuti israeliani
La partita dei rifiuti è stata quella più scandalosa per Di Mattia. “L’epoca della discarica è finita e no ad ipotesi di inceneritori o termovalorizzatori. Da queste considerazioni fondamentali nascono le premesse per il nuovo modello economico ambientale dell’Arrow Bio, di cui, mi auguro, riusciremo a dotare la città”. Furono  queste le sue prime parole pronunciate nella sala comunale davanti ad alcuni suoi concittadini ed esponenti politici curiosi di conoscere le fasi del progetto Arrow Bio. Tale tecnologia fu presentata in pompa magna dopo che il sindaco strappò il contratto per la gestione dei rifiuti dalle mani del gruppo Di Zio, vincitori dell’appalto pubblico. Una tecnologia, quella dell’Arrow Bio, vietata in tutta Europa e senza risultati ma che Di Mattia comunque volle portare a Montesilvano. Una guerra senza se e senza ma condotta ai danni dei Di Zio che si è concluso con l’assegnazione del nuovo appalto dei rifiuti alla ditta pugliese Tradeco. 
L’assenza del sindaco
A ottobre scorso, Di Mattia, annunciò la sua assenza dal palazzo per ben due mesi. Una pausa forzata dovuta ad una serie di impegni professionali improrogabili. “Devo andare soprattutto perché la mia professione di analista finanziario prevede un aggiornamento obbligatorio da rinnovare ogni tre anni” dichiarò alla stampa il sindaco. L’opposizione si scatenò e arrivò a chiedere le sue dimissioni:”Una sciocchezza politico- amministrativa pensare di poter guidare Montesilvano da un’altra nazione. È quanto pensa di fare il sindaco Attilio Di Mattia, stando a quanto si sa, perché assente da settimane dalla Città che crede forse di poter dirigere dall’Estero” disse il Consigliere Comunale Francesco Maragno.
Il Comune “derazzistizzato”
Sagoma tutta nera  di un uomo che alza il braccio teso per il saluto romano con sopra un bel cerchio rosso barrato, simbolo del divieto. Il cartello segnaletico è stato posizionato il 23 dicembre lungo la Nazionale Adriatica al confine tra Pescara e Montesilvano tra i due cartelli che indicano inizio e fine dei due territori. Un’idea del sindaco e dell’assessore alle Pari opportunità Stefania Di Nicola approvata in Giunta e in Consiglio. A seguire il disegno del cartello affidato all’artista Pep Marchegiani, esponente della pop art. “Il divieto non ha alcun effetto pratico, ma rappresenta un evidente manifesto dell’orientamento della cittadina, posto di villeggiatura sull’Adriatico, nel Pescarese” dichiarò il sindaco per presentare l’iniziativa. 
La tassa di soggiorno
L’atto finale si è consumato in questo giorni quando Di Mattia ha deciso di portare in Consiglio la tassa di soggiorno. Gli albergatori si sono subito mobilitati e, in una conferenza stampa fatta ieri, hanno ribadito di essere pronti a scendere in piazza e ad occupare la sala consiliare del Comune per evitare l’approvazione della tassa di soggiorno. Tassa che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo marzo 2015. “È una tassa ingiusta” ha detto l’assessore Provinciale Aurelio Cilli. “La mia presa di posizione, è bene specificarlo, non ha nulla a che fare con il colore politico della giunta Di Mattia, visto che collaboro con tanti Comuni amministrati dal centrosinistra – ha spiegato l’assessore. Io ritengo che si debba puntare a portare turisti sul nostro territorio, il turismo è una risorsa e Montesilvano ha il mare per cui si dovrebbe puntare ad incentivare il soggiorno in questo Comune, e non il contrario”.

 LE REAZIONI

FORZA ITALIA ABRUZZO
“Con le dimissioni di 13 consiglieri comunali si chiude in anticipo l’esperienza negativa dell’amministrazione comunale di centrosinistra a Montesilvano. Il sindaco Di Mattia e la sua maggioranza hanno fallito sin dall’inizio, e spinto la città verso un punto di non ritorno con atti di indirizzo disastrosi”. Lo affermano il Presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, e il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che intervengono sulla crisi
dell’amministrazione comunale di Montesilvano, che questa mattina ha portato
alle dimissioni di 13 consiglieri comunali. “Da tempo – osservano i due
esponenti di Forza Italia – il sindaco Attilio Di Mattia aveva messo in
ginocchio la città, non solo con la sua perdurante assenza, ma proponendo
provvedimenti amministrativi insensati e privi di logica, come
l’approvazione di una tassa di soggiorno che avrebbe soltanto stroncato il
principale comparto economico della città: il turismo. Ovviamente –
aggiungono Pagano e Sospiri – si tornerà al voto il prossimo 25 maggio e la
coalizione di centrodestra è pronta a scendere in campo con una squadra
forte e coesa, rappresentando così la vera alternativa per la città di
Montesilvano”.

ANDREA COLLETTI (M5S)
“La politica neodalfonsiana, in attesa della sentenza d’appello per il processo Housework, comincia a sfaldarsi anche a Montesilvano” ha dichiarato Andrea Colletti parlamentare grillino. 
“A quanto pare il Sindaco Di Mattia è stato sfiduciato da parte della sua stessa maggioranza. Questa, oltre ad essere la dimostrazione plastica di incompetenza, dipende anche dal fatto che troppi favori e troppe richieste devono essere esaudite quando si spendono centinaia di migliaia di euro per la campagna elettorale e quando ci si presenta con 7-8 liste in appoggio. Troppi favori non possono essere restituiti. Ecco perché, come sempre, il Movimento 5 Stelle si presenta da solo. Sintomo di serietà! 
Se davvero si andrà al voto il 25 Maggio a Montesilvano, il MontesilVano 5 Stelle è pronto per vincere e riportate una ventata di novità, serietà ed onestà nella nostra città” ha infine concluso.

FORZA NUOVA
“Montesilvano torna al voto. Forza Nuova continuerà a sostenere il nazionalismo e l’identità territoriale con una propria candidatura.
Il primo provvedimento? ovviamente eliminare questo cartello”. Lo ha detto Marco Forconi, coordinatore regionale di Forza Nuova Abruzzo.

ZdO

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