Morti improvvise: la richiesta dei dati a governo e Regione Abruzzo
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Una lettera a governo e Regione per richiedere “i dati circa i casi di morte improvvisa avvenuti nella regione fascia nella fascia d’età 12-50 anni”.

Una richiesta che Stefano Moretti, presidente dell’Osservatorio antimafia Abruzzo e consigliere di Monteodorisio, ha inviato al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore della Sanità, al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore Nicoletta Verì, e ai manager delle Asl abruzzesi.

“La tragicità degli eventi – scrive Moretti – ci hanno travolto in modo devastante sul piano sanitario e sociale”.

Partendo dai dati diffusi quotidianamente, Moretti evidenzia un dato allarmante “ovvero quello delle morti improvvise di giovani adulti soprattutto nella fascia under 50”.

E, precisa, “La morte cardiaca improvvisa (MCI), secondo la Società europea di Cardiologia, è ‘una morte naturale dovuta a cause cardiache, preceduta dalla rapida perdita di coscienza, generalmente entro un’ora dall’insorgere della sintomatologia acuta, in soggetti con o senza cardiopatia nota preesistente, ma per i quali tempi e modalità del decesso sono inaspettati’”.

L’incidenza

“L’incidenza della morte improvvisa nella popolazione giovanile (< 35 anni) è un evento molto raro, con un’incidenza stimata dello 0.01 per mille/anno, che aumenta a 1 per mille/anno nei soggetti tra 35 e 40 anni. L’Istat riporta che i decessi per arresto cardiaco in Italia dal 2003 al 2017, quindi in un arco temporale di 14 anni, nella fascia di età 0-39 anni siano stati 157. Le cause principali di MCI nei giovani sono dovute a cardiomiopatie (12-52%), miocarditi (3-12%), malattie valvolari (1-11%), malattia aterosclerotica coronarica precoce (2-25%), anomalie delle coronarie (2-19%), dissezione/anomalie dell’aorta (2-5%) e altre cause strutturali (8-14%)”.

Obbligo riscontro morte improvvisa

“In Italia l’obbligo del riscontro diagnostico nella morte improvvisa vige soltanto per il lattante e il feto (Decreto 7 ottobre 2014 – Protocolli diagnostici nei casi di morte improvvisa infantile e della morte inaspettata del feto), ma non esiste alcuna legge che disciplini la morte improvvisa giovanile. Andrebbe avviato un percorso diagnostico post mortem alla stregua del protocollo presentato dall’Association for European Cardiovascular Pathology sulle manovre da eseguire per effettuare correttamente l’esame del cuore nelle autopsie da sospetta ‘morte improvvisa’”.

La richiesta

“Alla luce di un ragionevole dubbio circa l’incremento delle morti improvvise nei giovani adulti nella nostra regione, e non solo, tale protocollo andrebbe applicato senza indugi. Per tali ragioni, il nostro osservatorio si rivolge agli organi competenti al fine di richiedere tutti i dati circa i casi di morte improvvisa avvenuti nella regione Abruzzo nella fascia 15-20 anni riferiti al periodo 2017-2021, per ciascun anno e per ciascuna provincia, per poter studiare il fenomeno e risalire alle cause”, conclude Moretti.

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