Pierpaolo Sileri: sottosegretario alla Salute dipendente pubblico che percepisce reddito da una clinica privata convenzionata
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Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato al ministero della Salute ed ex-vice ministro della Salute, inciampa, a quanto pare, in un conflitto di interesse. Lavora per il pubblico e il privato convenzionato insieme.

La mattina faceva il medico all’università di TorVergata e il pomeriggio riceveva nelle salette di Villa Claudia, casa di cura convenzionata con la Regione Lazio. Il tutto documentato in un audio trasmesso dal programma Le Iene. La vicenda di Pierpaolo Sileri.

Partecipando a una diretta di un’emittente radio romana, Sileri promuove le attività di Villa Claudia e quando l’intervistatore gli chiede “Voi a Villa Claudia siete organizzati?”, risponde senza esitazioni esortando i pazienti a raggiungere la clinica per sottoporsi ai controlli medici.

“Più di prevenzione parlerei di diagnosi precoce – spiega il professor Sileri. – Come si dice, prevenire è meglio che curare”.

Il professore, senatore vice ministro e sottosegretario si è difeso assicurando che a Villa Claudia si era occupato solo di “tutoraggio e insegnamento nell’ambito di un accordo siglato con la scuola di specializzazione di TorVergata”.

Rassicurazione smentita nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti grazie anche alla testimonianza di una dipendente della clinica. La donna mette in fila il tariffario della prima visita e della visita di controllo previsto dal professore Sileri, specialista in chirurgia dell’apparato digerente. Una circostanza che confermerebbe la violazione della legge introdotta nei primi anni ’90 dall’allora ministro Rosy Bindi, che vieta a un medico dipendente del pubblico di percepire reddito da una clinica privata convenzionata.

Si tratta di capire quanto a lungo Sileri, che nel marzo del 2018 è stato eletto senatore nelle fila dei 5Stelle, abbia mantenuto in piedi un doppio ruolo vietato dalla legge.

Ad aprile dell’anno scorso si scoprì che la moglie di Sileri lavorava in un’azienda da cui il Policlinico Umberto I acquistò una fornitura di mascherine.

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