Soldi dello Ior e della Cei ai familiari del cardinale Angelo Becciu: perquisizioni a Roma e Sardegna
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Perquisizioni a Roma, Ozieri, Pattada e Bono in provincia di Sassari. È accaduto martedì nell’ambito di una indagine per riciclaggio di denaro aperta dalla Procura di Sassari. Azione relativa a fondi erogati in modo illegittimo dallo Ior e dalla Conferenza Episcopale Italiana. 

Fondi che furono indirizzati dall’ex sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Angelo Becciu, alla cooperativa Spes, fondata e diretta da suo fratello Antonino. Il quale avrebbe beneficiato di una cifra complessiva di 300 mila euro a fondo perduto, per presunte attività caritatevoli mai svolte. Soldi che secondo per la Procura di Sassari sarebbe stati al centro di un complesso meccanismo di riciclaggio.

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L’inchiesta nasce nelle more della rogatoria internazionale partita dal Vaticano nell’ambito dell’inchiesta sulla corruttela nella Segreteria di Stato. Oltra all’acquisizione del palazzo di Sloane Avenue a Londra. Gli inquirenti sardi avrebbero ravveduto una sovrapposizione di illeciti proprio nella gestione della cooperativa Spes, che opera sul territorio di Ozieri.

Fondi per speculazioni

Le indagini hanno evidenziato che i fondi erogati per la cooperativa Spes, sarebbero stati impiegati a vario titolo per operazioni di natura speculativa personale. Come, ad esempio, il prestito per l’acquisto di un abitazione di una nipote del cardinale Maria Luisa Zambrano, che risulterebbe la coniuge del vicedirettore della Caritas di Ozieri, Giovanni Pani.

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Becciu, come riporta L’Espresso, avrebbe commesso il reato di peculato ed esercitato pressioni in vari ambiti. Lo scopo quello di far erogare in vari momenti le risorse alla cooperativa del fratello, Antonino, raccomandando ai prelati sardi il “massimo del riserbo circa la provenienza delle risorse”.

Le erogazioni di Cei e Ior sarebbero state dirottate anche per altre utilità e rinvestite in altri affari. In particolare fondi di investimento privati, prestiti infruttiferi tra privati parenti del Cardinale. Sarebbe stato creato un conto alternativo della Diocesi di Ozieri, utilizzato per tutte queste operazioni.

Le parole dell’avvocato

Le Fiamme Gialle avevano già eseguito un’operazione di perquisizione presso i locali della cooperativa Spes il 10 giugno dello scorso anno, portando via computer e faldoni. L’avvocato della Diocesi di Ozieri Ivano Lai (che aveva inizialmente difeso anche Becciu) ha dichiarato: “In nome e nell’interesse della Diocesi di Ozieri, rappresentata dal Vescovo Monsignor Corrado Melis, nel manifestare formale rispetto verso l’autorità giudiziaria procedente ma anche dolore e rammarico per un’iniziativa così incomprensibile e destabilizzante, si rappresenta che l’attività investigativa in corso appare prima facie infondata, consistendo in accertamenti peraltro eseguiti nello scorso mese di luglio a seguito di contestazioni già smentite sul piano contabile e documentale”.

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