Torna libero Derek Chauvin, il poliziotto accusato della morte di Floyd
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Derek Chauvin è libero su cauzione. Il poliziotto, accusato di aver ucciso l’afroamericano George Floyd, ha pagato un milione di dollari per essere libero con “condizioni”.

“Non riesco a respirare”, la tragica fine di George Floyd, ucciso da un poliziotto

L’agente era detenuto dal 31 maggio in isolamento nel carcere di massima sicurezza di Oak Park Heights, Minnesota, in attesa del processo.

La morte di Floyd, avvenuta il 25 maggio del 2020, ha sollevato un enorme movimento di protesta in tutti gli Stati Uniti contro la brutalità della polizia e il razzismo. “I can’t breathe”, non riesco a respirare, è la frase che Floyd ha ripetuto a Chauvin 20 volte per quasi 9 minuti prima di morire, mentre l’agente gli premeva il ginocchio sul collo. La conferma è arrivata dalla trascrizione dei filmati della “body camera” dei poliziotti che ora sono accusati della sua morte. Quando Floyd disse a Chauvin: “Mi stai uccidendo”, lui gli rispose: “Allora smettila di parlare, smettila di urlare. Ci vuole tanto ossigeno per parlare”.

Derek Chauvin è accusato di omicidio di secondo e terzo grado. La cauzione dell’ex agente era stata fissata a 1,25 milioni di dollari o 1 milione con condizioni. È stato rilasciato a determinate condizioni, secondo un documento depositato presso il tribunale distrettuale della contea di Hennepin dallo sceriffo della contea, che tra l’altro includono il divieto di lavorare nelle forze dell’ordine e di entrare in contatto diretto o indiretto, via social, con la famiglia Floyd. L’ex agente è inoltre tenuto a consegnare qualsiasi licenza o permesso per le armi.

Chauvin ha premuto il ginocchio sul collo di Floyd mentre tre suoi colleghi, Thomas Lane, J. Kueng e Tou Thao, stavano a guardare. Tutti e quattro gli agenti sono stati licenziati e i tre sono accusati di complicità. Sono tutti liberi dopo aver pagato una cauzione di 750mila dollari, in attesa di giudizio. La data del processo è stata fissata per l’8 marzo.

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