Tre mesi senza stipendio: incatenati davanti all’Inps per chiedere la cassa integrazione di marzo
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Si sono incatenati davanti alla sede dell’Inps di Prato per protestare contro il mancato ricevimento della cassa integrazione di marzo. “Siamo persone che fanno fatica ad arrivare alla quarta settimana del mese, figuriamoci se possiamo stare tre mesi senza stipendio”.

A raccontare la vicenda è Michele Angelo Cologna che, insieme ad altri partecipanti, si sono dati appuntamento davanti l’Istituto previdenziale con una manifestazione organizzata dal gruppo Facebook “Cassa integrazione che non arriva”. Un modo pacifico per cercare di fare sbloccare il sistema che vede migliaia di lavoratori ancora in attesa dell’assegno di marzo, insieme a quelli di aprile e maggio. “Non avremmo mai pensato di essere qui stamani. Ma è giusto dare voce a tutti quelli che come me non hanno ancora visto un centesimo”.

L’Inps chiude…per “vacanza”

Tutt’altra vicenda a Lecce dove non solo i soldi per la Cassa integrazione non arrivano ma l’Inps rimane chiusa. Potere al popolo, con un presidio davanti all’Inps, denuncia “il ritardo vergognoso nel pagamento della CIG”. 

“Questa mattina – scrivono i manifestanti – il presidio di Potere al Popolo fuori dalla sede INPS di Lecce si è scontrato con una sgradita sorpresa: la sede inspiegabilmente chiusa e in strada decine di persone con i relativi problemi di reddito e pratiche da espletare in un periodo così critico ad aspettare un’apertura che non è arrivata.”.

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