Truffa liste d'attesa: "Favoritismi nelle urgenze"
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C’è una maxi inchiesta sull’ospedale Oftalmico. La procura della Repubblica di Roma ha acceso un faro sulla struttura di piazzale degli Eroi e in particolare sulle liste di attesa.

Truffa liste d’attesa. Quello che accade nel centro gestito dall’Asl Roma 1 è oggetto di un’indagine che sta scoperchiando un vero e proprio sistema di preferenze nella gestione delle liste. Gli investigatori stanno facendo luce su un presunto meccanismo illecito: per far passare i “favoriti” davanti ad altri pazienti, quest’ultimi che versano spesso in gravi condizioni, li si inserisce nelle liste d’urgenza e non in quelle ordinarie dove in realtà dovrebbero stare.

Questo cagionerebbe un doppio danno.

Da un lato chi ha veramente patologie gravi viene scavalcato dai “favoriti” e dall’altro quelli che restano nelle liste ordinarie vedono la loro visita sempre più lontana. Un caso che si inserisce in un territorio, quello di Roma e del Lazio, che da tempo soffre per le attese troppo lunghe a cui sono costretti molti cittadini che devono sottoporsi a un esame diagnostico o che devono compiere una visita.

Il fascicolo adesso è nelle mani dell’esperto pubblico ministero Giulia Guccione mentre la polizia delegata è il Nas dei carabinieri. Investigatori che nei mesi scorsi hanno eseguito un’accurata ispezione all’interno dell’ospedale. Ma quello di trasferire “i favoriti” da una lista ad un’altra per fargli avere il prima possibile una visita sarebbe solo uno dei diversi escamotage utilizzati all’interno dell’ospedale. Ma la fotografia impietosa del principale centro di assistenza sull’occhio era già arrivato da un documento “l’analisi delle attività da gennaio a aprile 2022”, al quale sia aggiungono una serie di testimonianze interne qualificate alla struttura.

Il punto di partenza è la voce “reclami” presente nel documento che riporta:

“È opportuno segnalare che nell’arco del 2022 sono giunti alla direzione sanitaria numerosissimi reclami e moltissimi verbali. A parte i reclami che segnalano atteggiamenti degli oculisti poco consoni al ruolo, gli utenti lamentano prevalentemente la mancata presa in carico, ovvero la difficoltà dopo un primo accesso (al pronto soccorso) ad avere continuità in particolare segnalando difficoltà ad avere informazioni sui tempi che lamentano sui lunghissimi e con generale senso di abbandono da parte della struttura”.

Stando ai numeri raccolti nel documento, una delle risposte alle inefficienze lamentate dai pazienti sta nelle prassi di privilegiare di fatto le attività intramoenia (quelle private) a quelle convenzionate con il sistema sanitario regionale.

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