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Dopo la lettera pervenutaci ieri in cui l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo chiedeva conto della nostra attività, numerosi sono stati gli attestati di stima pervenuteci via mail, per telefono e sui social network. Tra i tanti, anche alcuni esponenti politici.

«La mia più totale solidarietà – scrive Gianluca Vacca sulla pagina facebook di Antonio Del Furbo – . Vedrò subito se ci sono gli estremi per un’interrogazione parlamentare, ma credo di sì. Anche perché mi sa tanto di atto intimidatorio….» aggiunge l’onorevole a Cinque Stelle. Per il momento noi  restiamo a guardare e seguiremo, dandovene immediatamente conto, delle mosse che l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo compirà. 

Ieri, al nostro indirizzo mail, è arrivata una comunicazione di Antonio Di Muzio, Consigliere Pubblicista, in cui ci chiedeva informazioni. «Salve, sono Antonio Di Muzio, consigliere dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, nell’ambito di una segnalazione pervenuta al Consiglio, sto verificando alcuni aspetti del vostro sito di informazione Zone d’ombre (editore Zonevideo). In particolare vorrei sapere cortesemente chi è il direttore responsabile della testata, che, come voi ben sapete, deve essere iscritto per legge all’Ordine dei giornalisti. Inoltre vorrei sapere gli estremi dell’iscrizione della Vostra testata al tribunale. Sul sito non compare nessuna indicazione. Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra collaborazione. Antonio Di Muzio». Come se non bastasse e per rimarcare l’autorevolezza della mail, Di Muzio aggiunge:«P.S. La presente è valida come lettera raccomandata in quanto inviata con Posta certificata». L’Ordine dei Giornalisti sta iniziando una crociata giudiziaria contro ‘Zone d’Ombra Tv’ perché qualcuno, che almeno per ora resta nascosto e coperto, ha segnalato il nostro sito? 

Parrebbe che la decisione di inviare al nostro blog la lettera raccomandata sia stata decisa nell’ultima assemblea dell’Odg Abruzzo. Per una tale decisione, infatti, l’Ordine deve riunirsi e decidere se intraprendere azioni contro qualcuno con, ovviamente, il benestare del presidente che, in questo caso, è Stefano Pallotta. Come mai i 16 componenti del Consiglio non si sono accorti che Zone d’Ombra non è un blog? Eppure basta andare nell’elenco degli iscritti all’Ordine e vedere se, ad esempio, Antonio Del Furbo, è iscritto oppure no. Poi, magari, informarsi se esiste una registrazione della nostra testata in qualche tribunale. Perché invece l’Ordine ha preferito scrivere una raccomandata e ponendoci delle domande a cui potevano rispondere da soli? Non vorremmo che chi ha segnalato il nostro sito sia un politico che abbia telefonato direttamente al presidente Stefano Pallotta che, a sua volta, ha incaricato un pubblicista a seguire la vicenda.

Le nostre considerazioni non sono tanto campate in aria visto che proprio Gianluca Vacca, in queste ore, sta studiando il caso per portare il caso all’attenzione del Parlamento. Intimidazione? Non lo sappiamo. Certo è che nemmeno noi siamo con le mani in mano e, tramite gli avvocati, stiamo studiando le cose. Come blog, invece, stiamo monitorando le attività dell’Ordine. 

Era necessario inoltrare a un blog una missiva con ricevuta di ritorno? I potentati del giornalismo locale devono attaccare sempre i più piccoli oppure, una volta tanto, possono attaccare anche grandi lobby tipo la politica? Certo è che la cosa la vediamo un po’ dura in quanto, dal sito dell’Odg Abruzzo, apprendiamo che è stato appena concluso un accordo con le banche Carispaq e Bper. «L’istituto di credito prevede, per i giornalisti in regola con l’iscrizione e i loro familiari, condizioni particolari. Le spese di conto corrente sono euro 5 come forfait trimestrale con 30 operazioni in franchigia, ovvero gratuite, e 0,50 euro per ogni operazione generica supplementare. Gratuito il canone bancomat, come per il prelievo nei numerosi sportelli della rete di Bper, Carispaq e Bls. Per il prelievo dai bancomat di altri istituti di credito il costo è di  1,65 euro per operazione. Gratis le utenze in addebito permanente e i bonifici permanenti. Il tasso avere, ovvero l’interesse attivo, è inferiore dello 0,25 al tasso corrente della Bce e, nel caso di interesse passivo, tasso dare, superiore del 4,875». Chiediamo quindi ai nostri lettori come può un Ordine rimanere imparziale quando un blog scrive articoli che mettono in dubbio l’onestà di alcuni istituti di credito (Abruzzo/Fira, Rocco Micucci:”Quando sparano fregnacce su Fira esce tutto. Le notizie positive non le dà nessuno”). Queste sono nostre umili domande, domande da blog. 

Poi chiediamo: si può eleggere un presidente dell’Ordine per ben 4 mandati consecutivi senza che nessun giornalista sollevi la questione? 

Per dirla con Gianluca Vacca, a noi sembra essere stati intimiditi da questa azione. Eppure dentro al Consiglio spiccano nomi come Nicola Marini e Donatella Speranza, giornalisti Rai. Poi ci sono nomi come Walter Nerone de Il Centro (la testata che qualche giorno fa ha pubblicato la chat erotica di Parolisi). 

E se i blog stessero diventando scomodi per alcuni salotti aristocratici dell’informazione? E se a qualcuno desse fastidio che non prendiamo soldi pubblici e non stiamo nel giro che conta essendo completamente liberi?

Ci dispiace ma non siamo ricattabili.

ZdO

 

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