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 La nota arriva proprio dalla Direzione Generale dell’ente.

Il protocollo è il n. 309 del 13 gennaio 2015 a firma del Direttore Amministrativo Dott. Marco Caccciagrano e del Direttore Tecnico Dott. Giovanni Damiani, proprio in risposta alla richiesta di accesso agli atti fatta da Antonio Di Pasquale. Tale accesso era stato richiesto in merito alla verifica e all’ottemperanza delle prescrizioni della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS di competenza dell’ARTA. Nella nota i dirigenti comunicano che:”in merito alla prescrizione n. 3 (adozione dei provvedimenti necessari a mitigare gli impatti, in esito ai monitoraggi prescritti) non essendo pervenuti a questa Agenzia comunicazioni circa l’esito dei monitoraggi, allo stato non è possibile definire i conseguenti provvedimenti di mitigazione e/o  di limitazione degli impatti“. Per ciò che riguardala prescrizione n. 4 (obbligo della Proponente di rendere pubblici ed accessibili i risultati dei monitoraggi), l’ARTA è in attesa di comunicazioni di merito, per cui vale quanto asserito nel punto precedente“. A seguire la specifica “ai Piani Comunali di Classificazioni Acustica” che risultano essere sconosciuti. Non si sa, inoltre, se nei pressi “degli elettrodotti esistano edifici residenziali, scolastici, sanitari o ad uso che comporti una permanenza” perchénessuno di tutti i Comuni interpellati, ha fornito risposta.

In merito al monitoraggio atmosferico ed acustico e valutazione di necessità di barriere antirumore e riduzione delle emissioni gassose in corso d’opera” si legge ancora “l’ARTA non ha mai ricevuto comunicazione circa l’avvio dei lavori.” L’ARTA, al momento, in merito alla prescrizione n. 35, quella relativa alla verifica dei requisiti di conformità alle leggi sulle emissioni – marchio CE delle macchine operatrici, “ha avuto assicurazioni dalla Società proponente circa tale adempimento e allo stato attuale non ha condotto sopralluoghi di verifica non avendo comunicazione sull’avvio dei lavori e della localizzazione dei cantieri”. L’ARTA effettuerà, in sostanza, controlli di propria competenza istituzionale.

Per Di Pasquale:”le prescrizioni della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS, come da Decreto del Ministero dell’Ambiente, dovevano essere ottemperate, osservate e verificate dalla 1 alla 15 in sede di presentazione del progetto esecutivodalla 16 alla 21 prima dell’inizio dei cantieri; dalla 22 alla 34 in fase di cantieredalla 35 alla 41 senza alcuna specifica”. Quindi:”Terna Rete Italia S.p.A. ha ottemperato a solo una prescrizione la n. 6 e per quanto attiene tutte le altre sta solo procrastinando gli adempimenti senza di fatto ottemperarvi”. Ciononostante malgrado le inadempienze certificate dal Ministero dell’Ambiente e dall’ARTA si permette alla Società Terna Rete Italia S.p.A. di continuare a “lavorare nella completa illegalità ed addirittura denunciare chi chiede il rispetto delle Leggi” aggiunge DI Pasquale.

A questo punto il comitato, con oltre 3mila firmatari, in attesa di ricevere la risposta della Regione Abruzzo, chiede al Ministero dello Sviluppo Economico l’annullamento del Decreto Interministeriale che autorizza Abruzzo Energia a costruire l’elettrodotto Villanova-Gissi. Una questione che dovrebbe riguardare, per Di Pasquale, anche le altre infrastrutture di pubblica utilità che, se realizzate “con il modus operandi di realizzazione dell’elettrodotto Villanova – Gissi dovrebbero essere tutte immediatamente smantellate, ripristinando lo stato dei luoghi e pagando i giusti danni alle intere collettività danneggiate”. 

ZdO

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