Interessanti le dichiarazioni di Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti, che entra a gamba tesa nel dibattito politico regionale. Altrettanto interessante notare come, il numero uno di Confindustria della Teate si limiti ad attaccare il ‘Big’ su questioni prettamente politiche senza avanzare proposte. Vuoi vedere che Primavera è interessato a qualche altra poltrona, magari politica?
Interessanti le dichiarazioni di Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti, che entra a gamba tesa nel dibattito politico regionale. Altrettanto interessante notare come, il numero uno di Confindustria della Teate si limiti ad attaccare il ‘Big’ su questioni prettamente politiche senza avanzare proposte. Vuoi vedere che Primavera è interessato a qualche altra poltrona, magari politica?
Voci hanno raccontato, nei giorni scorsi, di una possibile candidatura nelle file del centrodestra abruzzese del number one guardiese. Altri, addirittura, lo avevano dato quale possibile candidato al posto del governatore uscente Gianni Chiodi. Balle? Puo’ essere ma le voci non girano mai a caso.
PRIMAVERA OVVERO IL PORTATORE D’INTERESSI
“Il petrolio non porta lavoro a nessuno, non porta benessere a nessuno, non porta salute a nessuno. Porta solo soldi nelle tasche degli speculatori, nella quale categoria cadono molti dei membri di Confindustria che Primavera rappresenta”. Le parole furono pronunciate, nel 2011, dalla professoressa americana, Maria Rita D’Orsogna sempre in prima linea nella difesa del territorio dalla petrolizzazione. La D’Orsogna ricorda le parole di Primavera:”Con questo protocollo assicuriamo il nostro sostegno ma non dimentichiamo l’ambiente perché con le royalties che le multinazionali lasceranno sul territorio chiederemo siano utilizzati per la bonifica dei fiumi, ad esempio, o per iniziative di tutela e valorizzazione del territorio come la Costa dei Trabocchi”. La professoressa quindi rileva:”da un lato vuole distruggerlo l’ambiente, dall’altro vuole bonificare fiumi e creare la Costa dei Trabocchi. Ma come gli vengono in mente certe cose? Farebbe più bella figura a risparmiarci la paternale sull’ambiente. A che serve bonificare i fiumi e poi inquinare le falde idriche e l’acqua potabile, come e’ gia’ successo in Basilicata? A che serve valorizzare la costa teatina se poi ci mettiamo le piattaforme di petrolio?” conclude la D’Orsogna.
PRIMAVERA IMPRENDITORE
i miliardi di dollari pubblici che diamo alle ditte petrolifere. Non so se l’avete notato, ma stanno facendo bene anche da soli. Per cui, invece di sovvenzionare l’energia di ieri, investiamo in quella del domani”.